Lucarelli sul futuro: "O resto a Parma o smetto. Il fondo? Non avete azzeccato nemmeno un nome"

Nella corso della conferenza stampa tenutasi poco fa a Collecchio, capitan Alessandro Lucarelli si è soffermato sul futuro del club, ma è anche tornato sull'espulsione rimediata domenica scorsa contro il Torino: "Il rosso subito nel posticipo di domenica può considerarsi anche giusto se vogliamo, ma è frutto dello stress accumulato, ma anche della superficialità dei direttori di gara. Avevo anche avvisato il quarto ufficiale prima di cominciare il match, dicendogli che, seppur già falliti, pretendiamo rispetto".

Qual è il vostro obiettivo da qui alla fine della stagione?
"Sicuramente quello di rendere sempre più appetibile il club. Dobbiamo farlo tutti, ognuno con le proprie possibilità: i tifosi devono riempire lo stadio, noi dobbiamo giocare bene e ridurre le richieste riguardo gli stipendi arretrati, e gli imprenditori devono manifestare interesse in maniera seria".

Anche quelli locali?
"Sì, a loro chiedo di far sentire la propria voce e di fare da garanzia. E non solo per un'eventuale futuro, ma anche adesso, con un sostegno per l'esercizio provvisorio. Vogliamo salvare il Parma".

Resterai anche in caso di D?
"Certo, o rimango qui o appendo gli scarpini al chiodo. Voglio terminare la carriera in maglia crociata. Amo Parma, ed è per questo che mi sono mosso con decisione per cambiare qualcosa: non l'ho fatto per garantirmi un posto da sindacalista o dirigente".

Nelle ultime ore si sono rincorse le voci circa il possibile nome del fondo americano di cui ha parlato Tavecchio:
"Non è Tavecchio che deve trovarci un compratore, quindi non vedo perché debba raccontarci frottole. Il Parma non lo compra lui: si è solo messo a disposizione per fare da tramite. In ogni caso, ho letto i nomi che avete fatto: ebbene, non ne avete azzeccato nemmeno uno".