Lucarelli: "Dal presidente Manenti nessuna novità, ma non è lui il colpevole"

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In conferenza stampa, il capitano crociato Alessandro Lucarelli spiega così la scelta di non partire alla volta di Genova, dove domani si sarebbe dovuta giocare la sfida al Genoa: "Avevamo chiesto tutela da parte delle istituzioni e nessuno, ripeto, nessuno, tranne l'associazioni calciatori e quekka allenatori si è interessato a noi e alla situazione del club. La decisione di non scendere in campo è dovuta a questo disinteresse delle istituzioni del calcio. La nostra è una battaglia generale per tutto il movimento, affinchè non accadano più casi come questo".

Sistema e leggi - "Non è un problema di soldi, avevamo trovato anche uno sponsor che ci pagava la trasferta. È stata fissata un'assemblea al 6 di marzo, e non so neanche se ci arriviamo noi al 6 marzo. Ci sediamo ad aspettare, valuteremo poi cosa fare. Non pensate che sia facile per noi decidere di non giocare, non deve essere presto questo fatto come una ripicca o menefreghismo. La nostra voce è che se il Parma è arrivato a questo momento è che qualcuno ha permesso di farlo. La nostra voce è quella del Barletta, della Nocerina, dell'Aversa Normanna. Le leggi non sono a tutela delle squadre di calcio. Non so cosa succederà da qui al 6 marzo, adesso c'è la squadra e il suo allenatore; ogni giorno ci portano via qualcosa. Sicuramente non ci sono le condizioni per svolgere il nostro lavoro al meglio. Spero che l'interesse, che ci deve essere, ci aiuti ad andare avanti. Ci sono pronti gli avvoltoi a prendere i giocatori che si possono svincolare".

Sul futuro - "Abbiamo avuto l'appoggio di tutti i giocatori di Serie A e alcune squadre sarebbero state disposte anche a non giocare. Manenti? Dal presidente nessun tipo di novità. Non è lui il colpevole di questa situazione, anche se ci aspettavamo e speravamo azioni concrete".