Grinta e voglia di riscatto: ecco chi può fare al caso del Parma
Cosa serve al Parma per schiodarsi dall'ultimo posto? Di sicuro, con il mercato di gennaio, si proverà a ingaggiare qualche innesto un po' in tutti i reparti, per coprire quei buchi venutisi a creare dopo la sessione estiva di calciomercato. I nomi che per ora sono stati fatti lasciano intendere come intende lavorare la nuova proprietà: fermo restando che non sarà facile convincere i giocatori a sposare la causa di una squadra abbondantemente ultima in classifica, e quindi a forte rischio retrocessione, si pensa che verranno cercate soluzioni interne al campionato italiano, senza colpi esotici. Scelta saggia, visto che i giocatori stranieri hanno bisogno di tempo per adattarsi, e tempo per esperimenti, ormai, a Parma non ce n'è più. Si punterà quindi su giocatori di esperienza ma non "bolliti", sul loro temperamento e la loro voglia di riscatto. Emblematici, in questo senso, i nomi di Marco Borriello e di Hugo Armando Campagnaro, suggeriti ieri da Teleducato. L'idea, quindi, è di pescare negli esuberi delle grandi, facendo leva sulle qualità mentali oltre che su quelle tecniche dei giocatori: sarebbero operazioni intelligenti, che ricordano quando il Parma di Marino rilevò in prestito dalla Juventus Amauri, con il brasiliano che ben ripagò la piazza ducale segnando 7 reti in 11 partite.
Anche giocatori che conoscono bene il clima di Parma potrebbero fare al caso di Donadoni: in quest'ottica, eventuali cavalli di ritorno come Ezequiel Schelotto e Walter Gargano non sarebbero assolutamente da disdegnare. Non minestre riscaldate, attenzione, bensì forze fresche in una squadra che ha perso il mordente dell'anno scorso. E' quindi fondamentale valutare l'aspetto psicologico e mentale dei nuovi arrivi: se il ritorno di Ishak Belfodil di quest'estate non ha pagato è stato, forse, proprio per una mancanza di autostima (calcistica, s'intende) dell'algerino, lontanissimo dalle prestazioni in maglia crociata di due anni fa.
Insomma, la ricetta per salvarsi è chiara: è vero, servono sì nuovi innesti per potenziare una rosa che tecnicamente ha perso molto rispetto all'anno scorso, ma non è l'unico aspetto. Serviranno soprattutto carattere, voglia di riscatto e desiderio di centrare l'impresa: l'atteggiamento mentale prima di tutto.