Gazzetta dello Sport - Barilla: "Era un dovere dare una mano. Faremo calcio... biologico"

02.07.2015 08:39 di  Giuseppe Emanuele Frisone   vedi letture
Alberto Benaglia/ParmaLive.com
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La Gazzetta dello Sport oggi in edicola propone un'intervista a Guido Barilla, probabilmente il nome maggiormente di spicco nella cordata che rileverà il Parma per ripartire dalla Serie D. E dire che Barilla non aveva mai pensato di investire nel calcio: "Sono parmigiano e sportivo, la squadra è un simbolo della città e ho pensato che fosse un dovere dare una mano. Mio figlio gioca nei Giovanissimi Nazionali: il mondo delle giovanili, negli ultimi cinque anni, l’ho vissuto profondamente. C'è tanta passione: ho conosciuto Francesco Palmieri, responsabile del settore giovanile, che mi ha spiegato come si costruisce un progetto del genere, che cosa si deve fare, come ci si deve comportare". Barilla fa anche sapere che non farà parte del CdA, ma "sarò sempre vicino vicino a chi gestisce. Ascolterò, soprattutto.

Io capisco pochissimo, quasi nulla, di calcio; capisco, invece, qualcosa di più, di persone. Aiuterò in questo senso". L'obiettivo è un nuovo modo di fare calcio: "Si può giocare a pallone anche senza fenomeni, l’ho visto con la squadra dei Giovanissimi di mio figlio, e si possono ottenere buoni risultati. Scala ha parlato di calcio "biologico", dobbiamo mantenere questa promessa. Ghirardi? Mi era parso una brava persona, intelligente e con idee propositive. Credo che, lungo il percorso, abbia perso la testa aiutato da veri delinquenti che lo hanno portato a fondo".