Under 15, De Rinaldis: "contento di essere rimasto al Parma dopo il fallimento"

14.01.2018 23:39 di Federico Montjourides   vedi letture
Under 15, De Rinaldis: "contento di essere rimasto al Parma dopo il fallimento"

Il giovane centrocampista dell'under 15 crociata Matteo De Rinaldis, dopo aver ricevuto il premio "Erasmo Mallozzi" 2018, consegnatogli durante la tradizionale cerimonia svoltasi il 13 gennaio, giorno di Sant' Ilario, patrono della città, è stato intervistato dal sito ufficiale del club: "Quando ho ricevuto il premio ho provato tanta gioia, mentre salivo le scale ripensavo a tutti i momenti in cui ho sofferto: ma sono riuscito ad arrivare all’obiettivo e questo è uno dei gradini che ho superato. Arrivo da un infortunio al ginocchio che mi ha fatto stare fermo un mesetto durante il quale ho sentito molto la mancanza della squadra: mi dispiaceva non riuscire a dare una mano ai miei compagni nella parte finale del girone d’andata del Campionato, però ormai sono pronto a rientrare, non sono disponibile per la partita di domani, ma dalla prossima settimana torno ad allenarmi col gruppo per dare di nuovo tutto me stesso. Nei primi due anni al Parma avevo provato un po’ di difficoltà perché non giocavo molto rispetto agli altri miei compagni, però questo mi è servito da lezione perché ho capito in questi anni che più lavoravo e più davo negli allenamenti e più la domenica i risultati arrivavano con prestazioni e con la titolarità. Aver sofferto mi è servito in questo inizio del mio percorso calcistico che spero possa proseguire a lungo.

L’anno scorso con Mister Manarin abbiamo vinto il Titolo Regionale: era stato molto emozionante il successo nell’ultima partita con il Forlì che dovevamo per forza vincere, perché il Sassuolo aveva vinto e se noi avessimo pareggiato o perso saremmo stati scavalcati. La maglia crociata? All’inizio avevo molta paura di tenere questa Maglia addosso, perché è la maglia della mia città ed è una maglia pesante, però nel corso del tempo è stato sempre molto bello indossarla ed è sempre una bella emozione. Poi quando magari vinci i campionati o tornei importanti ti senti anche più contento, perché non solo tu con questa Maglia, ma anche i tuoi compagni vincono grazie al tuo sacrificio e al tuo impegno. Io sono nato a Roma, ma sono arrivato a Parma all’età di cinque anni, per alcuni questioni famigliari di lavoro: mai pentito di questa scelta perché a Parma mi trovo molto bene ed è una bella città. E non abbiamo mai avuto dubbi, io e la mia famiglia, nello sposare il progetto di rinascita del Parma Calcio 1913: col Parma avevo iniziato e il mio pensiero è sempre stato quello di finire col Parma e se dovessi raggiungere qualcosa di importante nel calcio mi piacerebbe fosse con la maglia del Parma, anche se tanti altri miei compagni, all’epoca del fallimento, ci avevano abbandonato col fatto che il direttore Palmieri era passato al Sassuolo e lo avevano seguito, ma altri come me sono rimasti qui contenti di questa scelta e ora stanno arrivando i primi frutti dopo la brutta vicenda del fallimento”. Parole che testimoniano l'attaccamento alla maglia di uno dei giovani tesserati dal Parma calcio prima del fallimento e che, nonostante le difficoltà, ha deciso di rimanere in gialloblù.