Settore Giovanile, Piazzi: "Al Viareggio per gettare le basi per il prossimo anno"

16.02.2018 16:48 di  Vito Aulenti  Twitter:    vedi letture
Settore Giovanile, Piazzi: "Al Viareggio per gettare le basi per il prossimo anno"
© foto di ParmaLive.com

Intervenuto ai microfoni della Gazzetta di Parma, il responsabile del Settore Giovanile gialloblu, Luca Piazzi, ha così parlato della partecipazione alla Viareggio Cup da parte della Primavera di Iori: "Non partiamo certo per il “Viareggio” con l’ambizione di vincere il torneo, ma vogliamo creare le basi per strutturare la squadra che affronterà il prossimo anno il campionato Primavera. Il risultato è ovviamente sempre importante, ma credo che dovremo presentarci con la consapevolezza di chi siamo e cosa possiamo fare: avremo la possibilità di giocare almeno tre partite contro avversari di caratura internazionale, ma vogliamo soprattutto lavorare in prospettiva, in vista della prossima stagione. Proprio in ottica futura avremo sicuramente almeno quattro giocatori in prestito che valuteremo per capire se potranno essere utili per formare la rosa della Primavera 2018-’19. Stiamo valutando alcuni giocatori di serie D e di vari settori giovanili, in un contesto nazionale e internazionale. Potremmo portare anche qualche ragazzo di annata 2001, sempre come prestito: non presenteremo giocatori della nostra Under 17, che saranno impegnati in campionato.

Abbiamo al momento ancora poca conoscenza delle due compagini straniere (gli australiani dell’Apia Leichhardt e i ghanesi del Nania, oltre all’Inter, dettagli orari e campi di gioco saranno svelati durante la presentazione della kermesse che si svolgerà lunedì mattina 5 Marzo 2018, con inizio alle ore 11, al Gran Teatro all’Aperto Giacomo Puccini, sala Belvedere a Torre del Lago, ndr), forse, però, il girone complessivamente è più semplice rispetto a quello che era toccato l’anno scorso alla Berretti del Parma, che aveva sfidato Genoa, Cagliari e Bruges. Giocheremo tre partite importanti, pur sapendo che la nostra finalità principale è creare gruppi che abbiano giocatori di prospettiva futura. È indubbio che in questo momento, soprattutto nelle annate più alte, paghiamo ancora le conseguenze del fallimento e della diaspora di giovani calciatori. Tuttavia pensiamo anche che con il lavoro e il miglioramento progressivo si possano già ottenere dei buoni risultati".