Giovanissimi Professionisti, Saltori: "Non cerco giustificazioni. Ko che ci servirà per il futuro”

24.04.2018 11:35 di Jacopo Pistis   vedi letture
Giovanissimi Professionisti, Saltori: "Non cerco giustificazioni. Ko che ci servirà per il futuro”

Lunedì amaro per i Giovanissimi Professionisti 2004 gialloblù, dopo l’ultima giornata (13^ di ritorno) del campionato regionale. I ragazzi di mister Saltori sono infatti stati sconfitti in casa dei pari età del Cesena a causa di un rigore dubbio realizzato al 27’ della ripresa da Raimondo. Un episodio che ha spezzato il sogno dei crociatini che ambivano a conquistare il titolo, che invece, al termine della combattuta ed equilibrata sfida, è andato ai padroni di casa. Di seguito, le dichiarazioni rilasciate al termine dell'incontro da mister Michele Saltori ai microfoni del sito ufficiale del Parma: “Il rigore? E’ un fatto a parte: sono episodi che succedono e determinano la partita, ma non cambia nulla: abbiamo fatto una buona partita su un campo stretto e con un’afa che si faceva sentire contro una squadra molto forte. La partita è stata equilibrata: potevamo vincerla come potevamo perderla o pareggiarla: è stata una partita giusta tra due delle prime quattro della classe e quindi ci sta, il calcio è così e va preso per quello che è… Loro calciavano molto bene le palle inattive e su due di queste abbiamo sofferto, poi sono stati pericolosi, ma lo siamo stati anche noi nel primo tempo, quando abbiamo fatto la partita più noi di loro: c’è mancata la cattiveria in fase di finalizzazione e quella fa la differenza e determina il risultato e alle volte anche la prestazione di una squadra, anche se non è il caso di oggi.

All’andata avevamo meritato di più noi: magari anche il campo più grande ci aveva aiutato, noi con la forza fisica e la corsa che abbiamo, come squadra e come intensità ci esprimiamo meglio sui campi grandi, oggi, però, ci siamo adattati bene anche su questo campo qua, loro erano molto bravi tecnicamente e abbiamo sofferto il loro tipo di gioco, e poi loro, non costruendo dal basso, ci hanno tirato via anche la nostra fase di pressing collettivo: sono stati bravi loro, quindi complimenti agli avversari. Il discorso fatto alla squadra alla fine? Dobbiamo già mettere le mani avanti perché non abbiamo perso per colpa dell’arbitro o del rigore, che può starci o non starci, è lo stesso, ma dovevamo fare qualcosa in più noi, potevamo essere più cattivi, ma l’importante è prendere la sconfitta in modo positivo, riconoscendo che gli avversari oggi sono stati più bravi di noi, senza cercare giustificazioni, perché chi le cerca, soprattutto a 13-14 anni, non ha idea di quello che potrebbe essere la vita e il calcio… Va preso tutto per quello che è: si vince o si perde, ma bisogna sempre crescere e migliorare. Il pubblico caldo? Ci giocavamo comunque il campionato, per quello che può essere il valore di questo campionato regionale in cui non è importante vincere o perdere: loro giocavamo in casa e i genitori sugli spalti han tifato tanto…”.