Moduli speculari, ma interpretazioni differenti: questa è Palermo-Parma

27.11.2014 20:40 di  Giuseppe Emanuele Frisone   vedi letture
Moduli speculari, ma interpretazioni differenti: questa è Palermo-Parma
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Difesa a tre e pochi punti di riferimento in avanti: questo sembra essere il leitmotiv di Palermo e Parma, squadre che, nomi alla mano, potrebbero destare molte somiglianze. Lo speculare 3-5-2 delle due formazioni, però, inganna: nonostante entrambe le squadre facciano leva su un attacco poco muscolare e molto mobile, è nel centrocampo che vanno ricercate le differenze maggiori. Il Parma infatti può vantare di un regista a tutto campo come Francesco Lodi, spesso coadiuvato da due corridori (Mauri e Acquah quelli che hanno disputato più minuti sinora in questo ruolo), dai cui piedi si parte per impostare l'azione, prediligendo quindi un gioco con la palla a terra. E' simile anche l'impostazione di Iachini, il quale però può permettersi di fare maggiormente affidamento sul contropiede: e non potrebbe essere altrimenti, vista la presenza di quel Paulo Dybala che tanto piace alle big d'Europa e anche al tecnico della Nazionale Antonio Conte.

Contropiede che, invece, non è l'arma più affilata del Parma, che, perdendo Biabiany per le note vicende extra-calcistiche che tutti conosciamo, perde gran parte di quella sua imprevedibilità sulle fasce. Peccato, perché contro i difensori del Palermo, bravi ma non velocissimi, l'agilità del francese avrebbe fatto parecchio comodo. Ma i pericoli che arrivano dai rosanero non vanno ricercati soltanto in Dybala: altri giocatori offensivi come Vazquez e il giovane Belotti sono in grado di dare parecchi grattacapi alla già pericolante difesa parmigiana. In particolare i due argentini cercano molto il gioco degli spazi, permettendo l'inserimento di una delle due mezzali, che si buttano dentro alla ricerca del pallone. Attenzione anche al tiro da fuori, opzione da non sottovalutare se si tiene conto che nel Palermo gioca un ottimo tiratore dalla distanza come il paraguayano Barreto.



D'altro canto, se anche il Parma in attacco concede pochi riferimenti, i centrocampisti crociati non sfruttano molto gli spazi: paradossalmente, quello che solitamente tenta più percussioni in area avversaria è l'ex di turno Afriyie Acquah, il quale però non dispone di piedi educatissimi per concludere l'azione. Acquah, comunque, domenica sarà assente perché squalificato dal giudice sportivo. Parma che dovrà fare attenzione anche alle incursioni sulla fascia sinistra di Achraaf Lazaar: il marocchino non avrà l'appeal di Dybala, ma è uno degli uomini più in forma di questo Palermo, ed è in grado di fornire quantità e qualità. Questo è un problema perché il binario di destra del Parma è quello che funziona meno: Ristovski finora è parso un po' spaesato, mentre Rispoli ha dimostrato più coraggio in attacco, ma anche alcune carenze difensive.

Dove può vincere il Parma? - Innanzitutto bisognerà puntare su Lodi, sperando che il centrocampista ex Catania sia finalmente in grado di prendere per mano la strada, anche grazie alla sua capacità di andare in gol su punizione, finora assente (anche se con l'Empoli ci è andato molto vicino), oltre che a Cassano, unico elemento in grado di trovare giocate geniali dal nulla. Sarà importante anche un maggiore contributo in zona offensiva dei centrocampisti, quindi Mauri e il sostituto di Acquah (presumibilmente uno tra Galloppa e Lucas Souza). Importanti saranno le fasce: Lazaar potrebbe andare in difficoltà se attaccato, quindi tenere alto Rispoli (o Ristovski) potrebbe essere una mossa vincente. Insomma, la partita non è persa in partenza, si tratta di due squadre dall'atteggiamento tattico simile ma con filosofie di gioco diverse. I crociati dovranno andare a Palermo senza paura di imporre il proprio gioco, con aggressività e tenendo i reparti corti, ma facendo estremamente attenzione alla velocità dei giocatori avversari in fase difensiva. Sarà importante sbagliare poco e saper cogliere gli episodi.