Lucarelli: "Lugaresi, parli così perché vuoi Defrel? Se non ci aiuta nessuno, il 20 marzo non esistiamo più"

01.03.2015 23:28 di Vito Aulenti Twitter:    vedi letture
Lucarelli: "Lugaresi, parli così perché vuoi Defrel? Se non ci aiuta nessuno, il 20 marzo non esistiamo più"
© foto di ParmaLive.com

Intervenuto nel corso della Domenica Sportiva, trasmissione in onda su Rai Due, il capitano del Parma Alessandro Lucarelli è tornato sulla crisi della società ducale, partendo da un commento sulle dichiarazioni odierne di Manenti: "Le ultime dichiarazioni di Manenti fanno capire le condizioni in cui siamo a Parma. C’è un continuare a promettere, ma i fatti ancora non si vedono. Queste parole dicono tutto e il contrario di tutto: ‘vendo, non vendo, rimango, vado via’… Manenti è a Parma da quasi un mese, ha parlato 3-4 volte alla squadra, ma non abbiamo ancora visto niente. Io mi auguro che riesca davvero a fare quello che dice, ma più passa il tempo e più è difficile dargli fiducia”.

Negli ultimi anni, sono stati movimentati più di 200 giocatori:
"Questo quadro fa capire che la gestione è stata sbagliata negli ultimi anni. Le responsabilità sono di chi guidava questa società, quella persona che dice di esser stata truffata da Taçi. Peccato che non sia stato Taçi ad accumulare tutti questi debiti…”.

Vi siete accorti di questa situazione solamente a febbraio?
"No, da quando non ci hanno dato la licenza UEFA. Ci avevamo assicurato che erano solo problemi tecnici e che l’Europa League non ce l’avrebbe tolta nessuno. Si parlava solo di problemi di liquidità”.

Quali sono le colpe di Lega e FIGC?
"Innanzitutto, Tavecchio dicendo di portare subito i libri in tribunale ha dimostrato che vuole lavarsi subito le mani e far lavorare il tribunale. Ma così non è, lui e Beretta devono prendersi le proprie responsabilità. Le norme non tutelano abbastanza le società e i propri tesserati. Se permetti a una società di non pagare per sette mesi i tesserati e di cambiare più presidenti in un mese, significa che qualche lacuna c’è”.

So che voi eravate disposti a non giocare e a non chiedere il rinvio col Genoa. Perché non siete andati fino in fondo?
“La nostra idea era quella, però abbiamo avuto la piena solidarietà di tutte le squadre di A, quindi non ce la siamo sentita di avvantaggiare o svantaggiare il Genoa  e le altre. Abbiamo scelto questo compromesso senza mettere in imbarazzo gli altri. Alcune squadre erano disposte a non giocare, hanno capito che sono cose che possono succedere a chiunque. Noi chiediamo di cambiare le norme federali che hanno portato il Parma a creare questo buco”.

Tra due domeniche potrebbe esser finita la vostra stagione?
"Se non ci aiuta nessuno, è certificato che noi il 20 marzo non esistiamo più. Spero che non succeda, noi vogliamo giocare fino alla fine. Abbiamo sperato in un aiuto concreto di chi ci governa, ma si svegliano tutti adesso. Vogliamo tutela a 360 gradi: non desideriamo solo essere traghettati a fine stagione, vogliamo che ci aiutino a non morire. Noi abbiamo la voce per parlare, ma squadre più piccole fanno fatica, le fanno morire. Noi, ad oggi, della Lega e della FIGC non abbiamo visto nessuno. Bastava la loro presenza, un loro minimo interesse. Questa è un’azienda al collasso, ogni giorno portano via qualcosa. Non c’è una società, siamo solo noi e l’allenatore”.

Non c'è nemmeno Leonardi?
"No, non sta bene. E' fuori Parma".

Come commenti le dichiarazioni di Lugaresi?
"Il suo discorso non fa una piega, però se il Parma è arrivato a questo, significa che nel sistema qualcosa di sbagliato c’è. Anche Lugaresi deve aiutare a migliorare il sistema, di cui, tra l’altro, fa parte anche lui. Il Cesena ha un giocatore in comproprietà col Parma come Defrel: ecco, questo mi fa pensare che Lugaresi abbia degli interessi riguardo il fallimento del Parma… Non bisogna pensare solo al proprio orticello. Sfruttiamo il caso Parma per cambiare le norme  e garantire questo sport e i propri tesserati”.

Avete avuto modo di aiutare i dipendenti in qualche modo?
"Abbiamo portato avanti diverse iniziative per aiutarli. Aspettiamo che lo faccia anche chi lo deve fare. Abbiamo cambiato tre presidenti, ma nessuno ha preso a cuore nemmeno la situazione dei dipendenti”.

Si dice che i vostri stipendi siano garantiti:
"Non è affatto vero. In caso di fallimento, il curatore fallimentare verrebbe a trattare i nostri compensi in base alla somma a sua disposizione”.

C'è un fondo di solidarietà della Lega?
"No, non esiste".

Riguardo Parma-Atalanta come la vedi?
"Grigia, anche perché il sindaco ha detto che chiude lo stadio. Noi come squadra aspettiamo l’assemblea del 6 marzo. Ci comporteremo di conseguenza”.