Guazzo: "Ho provato grande emozione nel conoscere Nevio Scala"

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30.11.2015 21:01 di  Danilo Paniccia   vedi letture
Guazzo: "Ho provato grande emozione nel conoscere Nevio Scala"
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© foto di Giovanni Padovani

22.38 - Fine della trasmissione.

Quale può essere il fattore decisivo per questo Parma?
"Dobbiamo continuare così e non mollare mai perché il campionato è ancora lungo e chiudere al meglio questo girone di andata, quindi ricaricare al meglio le batterie durante la sosta per poi riprendere al meglio il girone di ritorno".

Com’è il tuo rapporto con la società?
"Ci tengo a dire che per me è stato veramente emozionante conoscere Nevio Scala. E’ una grande persona ed ha fatto la storia di questa società. Aveva ragione a prendersela con me dopo l’espulsione con il Castelfranco dove mi ha bacchettato giustamente".

Quanti gol pensi di fare quest’anno?
"Mi auguro di arrivare in doppia cifra, ma non mi sono mai posto questo problema, spero di fare gol decisivi che possano aiutare la squadra a raggiungere il nostro obiettivo".

Meglio Corapi centrocampista davanti alla difesa o da trequartista?
"Secondo me può esprimersi al meglio da centrocampista, poi se c’è necessita può giocare anche più avanti, è un giocatore molto intelligente".

Chi sono i giovani più interessanti in rosa?
"Innanzi voglio elogiarli tutti perché sono ragazzi molto seri, educati e rispettosi. Non mi piace fare nomi, ma abbiamo alcuni giovani che hanno molta prospettiva davanti a loro". 

E' sembrato che sfruttate poco i calci piazzati:
"Li proviamo molto anche in allenamento ma purtroppo non siamo ancora riusciti ad esprimerci al meglio sotto questo punto di vista. Speriamo più avanti di riuscire a sbloccare anche le partite anche sui calci da fermo".

Possiamo aspettarci un’evoluzione del modulo di gioco?
"Abbiamo sempre provato il 4-2-3-1, ma possiamo anche giocare in un altro modo perché abbiamo giocatori molto intelligenti per poterlo fare, se il mister proverà altre soluzioni ci faremo trovare pronti".

Secondo te questo Parma potrebbe giocare meglio?
"A volte non si riesce a giocare bene perché ci sono tanti fattori: molte squadre non ci permettono di esprimere il nostro calcio. Spesso troviamo squadre che si chiudono e non ci danno spazio. Abbiamo comunque disputato belle partite, soprattutto in casa dove c'è un campo bellissimo".

Com’è il tuo rapporto con Apolloni?
"Il mister è una persona molto seria. Qui a Parma è un’icona. C’è un rapporto normalissimo ed altamente professionale tra di noi".

Puoi dirci cosa ti sei detto ieri con i tifosi sotto il loro settore a fine partita?
"Io ho spiegato ai tifosi che non ce l’avevo con loro. Sono venuto qui apposta in trasmissione per spiegare anche questo. Non vedo l’ora di giocare al Tardini e di segnare sotto la curva nord per loro".

Ti da fastidio l’appellativo che ti viene dato di essere una persona a cui piace la ‘bella vita’?
"Penso di essere un professionista serio. La mia vita è casa-ristorante, ristorante-casa. Non vado più nei locali da tanti anni. Voglio essere giudicato in campo per le mie prestazioni e non in merito alla mia vita personale".

Ultimamente in allenamento ti abbiamo visto molto motivato:
"L’espulsione di Carpi contro il Castelfranco mi ha permesso di fare un esame di coscienza. Mi manca ancora un po’ il ritmo partita ma sto migliorando. Mi sono messo d’impegno in allenamento perché se sto bene fisicamente posso dare una grande mano a questa squadra".

Il Parma cambierà molto in caso di Lega Pro?
"Qualcosa cambierà, ma una base deve esserci anche perché già adesso siamo un gruppo composto da giocatori molto importanti. Ad esempio il Frosinone aveva in Lega Pro molti giocatori che giocavano contro di me qualche anno fa ed ora stanno facendo la Serie A".

Se in questo momento arrivasse una squadra di categoria superiore cosa faresti?
"In D sono sceso solo per il Parma. Potevo andare al Catania. Dal Parma non vado via anche se qualcuno mi chiamerà. Ho fatto una scelta sposando un progetto. Ora sfrutterò il mio momento. Il mio obiettivo è vincere per tornare al più presto nei professionisti, anche accettando la panchina".

Sono state criticate le tue parole al termine della partita contro la Correggese:
"Le mie parole sono state interpretate male, quello che volevo dire è che sono proiettato ad arrivare il prima possibile in Lega Pro anche perché sono sceso dalla Serie B per venire a Parma. Voglio essere partecipe di questo progetto ed è normale che bisogna fare il passaggio in D".

Qualcuno dice che stai mal volentieri in panchina e vieni battezzato come spacca spogliatoio:
"Non ho mai avuto problemi con nessun mio compagno. Sono un ragazzo molto buono e che non ha mai creato problemi. La panchina va accettata, fa parte del calcio. Non solo assolutamente uno spacca spogliatoio, qui mi sono ambientato benissimo e devo ringraziare i miei compagni. Adesso sto trovando tranquillità che mi sarà di aiuto per il Parma".

Forse il tuo sfogo era dovuto anche a quel gol che hai sbagliato ad inizio partita solo davanti alla porta?
"Hai detto una cosa giustissima, ho sbagliato un gol che dovevo fare, anche questo ha influito sulla mia esultanza".

Non era meglio indirizzare il gesto maggiormente verso la tribuna stampa?
"Quando c’è stato il gol ero in trance agonistica e non capivo nulla. Addirittura i primi 10 minuti facevo fatica a capire dove ero in campo. Sono una persona vera e se avevo qualcosa con i tifosi o con qualcun altro lo avrei detto".

A chi era indirizzato il tuo gesto di ieri dopo il gol?
"Era un gesto di sfogo, venivo da un momento difficile. Non è iniziata bene la mia avventura, non stavo troppo bene fisicamente e il mister ha fatto le sue scelte. Poi c’è stata l’espulsione dove ho sbagliato. Ieri per me era una partita importante, ho lavorato bene nelle ultime due settimane. Volevo zittire un po' le critiche: non ce l’avevo assolutamente con i tifosi, che rispetto tantissimo. Non ho niente contro di loro. Sto benissimo a Parma, c’è un gruppo stupendo e sono in una società ed in una piazza molto importante. Voglio stare qui il più a lungo possibile".

21.00 - Non poteva esserci ospite migliore per la trasmissione di Teleducato: Calcio&Calciopiù. Sarà infatti presente in studio il bomber crociato Matteo Guazzo che dopo l'espulsione rimediata contro la Virtus Castelfranco costata tre giornate di squalifica è riuscito a sbloccarsi ieri nell'importantissima sfida al vertice contro il Delta Rovigo siglando il suo primo gol in campionato. Con la rete di ieri, l'attaccante di Acqui Terme ha dimostrato che il suo apporto in maglia gialloblu può essere decisivo, ed è riuscito a lasciarsi alle spalle un perido non troppo sereno e qualche critica di troppo che lo ha investito durante le ultime settimane.