Estevez: "Al Parma campioni in contemporanea con l'Estudiantes. Veron si è congratulato con me"

09.05.2024 10:21 di  Niccolò Pasta   vedi letture
Estevez: "Al Parma campioni in contemporanea con l'Estudiantes. Veron si è congratulato con me"
© foto di Benaglia/ParmaLive.com

Intervistato da ESPN Argentina, Nahuel Estevez ha parlato della sua avventura in Italia e al Parma: "Ho giocato in Serie A con il Covid, ero allo Spezia e c'erano gli stadi vuoti. Ora sarà un'altra cosa. Quando sono arrivato in Italia mi sono adatto molto rapidamente, hanno una cultura simile alla nostra. È qualcosa di simile a noi argentini, sono qui da quattro anni e ho imparato l'italiano. Era giusto impararlo, mi sono messo a studiare ogni giorno con un professore e l'ho imparato". 

Il Parma e i suoi tifosi.
"Il Parma ha una avuto una storia con giocatori incredibili. Buffon, Sensini, hanno vinto cose importante. Mi ha un po' sorpreso perché in Italia ci sono strutture un po' antiche, quando sono passato dall'Estudiantes allo Spezia il cambio è stato enorme, e ora che sono al Parma è diverso. È tutto un lusso, il club ci tratta molto bene e la verità è che amano noi argentini dopo che hanno avuto i Crespo, gli Ortega, i Veron". 

Il trasferimento con la famiglia. 
"Sono venuto qui con mia moglie. Il cambio per noi è stato molto grande, da solo sarebbe stato difficile cambiare tutto. Vivere in Europa è meraviglioso, senza di lei tutto sarebbe stato molto più complicato". 

Hai seguito la vittoria dell'Estudiantes?
"Sì, al telefono. Abbiamo vinto il campionato pochi giorni fa, lo stesso giorno dell'Estudiantes. Siamo diventati campioni noi nello stesso momento dell'Estudiantes, mentre facevamo la festa. Ero un po' ubriaco, non capivo molto ma sono stato molto felice. Ero con un paio di amici e abbiamo cominciato a cantare i cori dell'Estudiantes (ride, ndr)". 

La festa per la promozione. 
"Abbiamo fatto festa ma ci stiamo allenando. Venerdì c'è l'ultima partita, il 'clasico' contro la Reggiana. Siamo già campioni, siamo stati promossi con il Bari e con il pari con la Cremonese siamo diventati campioni. Ora c'è il Como che lotta con il Venezia per salire in A, ma noi siamo già campioni". 

Hai giocato con giocatori importanti.
"All'Estudiantes già ho giocato con giocatori importanti, da Andujar a Mascherano e quando sono arrivato in Italia gli ho chiesto consigli. Mascherano era Mascherano, ma potevamo parlare con lui apertamente. Poi a Parma ho trovato Buffon, una persona incredibile. Non penso che si renda conto della dimensione che ricopre nel mondo del calcio. Si sedeva affianco a me, spesso con il gruppo degli argentini, e stava bene con noi. C'ero io, Ansaldi, Chichizola, Vazquez. Gli chiedevamo di Cristiano Ronaldo, di Messi... un fenomeno". 

Buffon chiedeva qualcosa sull'Argentina?
"Conosceva ovviamente il nostro calcio, ha avuto tanti compagni argentini. Gli piaceva molto la personalità argentina, ma in realtà non parlavamo molto di quello. Ero con lui quando abbiamo vinto il Mondiale, un po' tifava per noi perché non c'era l'Italia. Aveva giocato con Dybala, con Di Maria, tifava per Messi. Abbiamo vissuto insieme la finale del Mondiale. C'erano 5 ore di differenza rispetto al Qatar, stavamo giocando e appena è finita sono scappato".

Che ti ha detto Veron prima di arrivare in Italia?
"Ci siamo sentiti dopo la promozione e mi ha fatto le congratulazioni, lui ha sempre creduto in me. Gioco nella posizione in cui giocava lui, mi ha sempre dato consigli e quando sono venuto in Italia mi ha consigliato che fare. Mi diceva di non comportarmi solo come un sudamericano perché agli italiani non piace. Per quello ho imparato la lingua, mi sono integrato con tutti".

Sei un ragazzo intelligente.
"Ho sempre avuto rispetto, penso che se una persona si trasferisce in un altro paese deve provare quantomeno ad imparare la lingua perché è come mostrare rispetto e interesse per quel paese. Mi sono ambientato bene in Italia, sono contento".