Bilancio a giugno 2017: dalla C alla A, fatturato moltiplicato. Ora verso i 30 mln

21.11.2018 17:48 di  Redazione ParmaLive  Twitter:    vedi letture
Fonte: TuttoMercatoWeb.com
Bilancio a giugno 2017: dalla C alla A, fatturato moltiplicato. Ora verso i 30 mln
© foto di Davide Fornari/ParmaLive.com

L'ultimo dei bilanci approvati dal Parma è datato 30 giugno 2017. I ducali avevano appena conquistato la Serie B e, pur fatturando circa 6,6 milioni di euro, avevano riportato una perdita significativa di 7,2. Cifre alte perché, nonostante il passaggio di categoria, il bilancio del 2018 non andrà molto sopra i 13-14 milioni, stando abbastanza larghi e al di là del secondo posto in campionato.

I DIRITTI TELEVISIVI - In Serie C sono una parte decisamente trascurabile: 144 mila euro che fanno sorridere rispetto alle milionate che arrivano dalla A. Così il fatturato viene imperniato sugli sponsor, ben oltre i 3 milioni, e dal botteghino, intorno agli 1,2. Insomma, come accadeva prima dell'arrivo delle tv, pubblicità e tifosi sono centrali nella terza divisione del nostro campionato. In B il Parma avrà preso intorno ai 5 milioni di diritti.

I COSTI -Solo gli stipendi dei calciatori sono superiori rispetto al valore della produzione, ci sono poi i costi operativi - tra cui affitto, acquisto di maglie, retribuzione dell'ad (103 mila euro), le prestazioni dei servizi a Collecchio. Strano notare come in C gli ammortamenti siano l'1% della spesa. Impossibile, o quasi, fare mercato.

CINESE C'È, CINESE NON C'È - In questo quadro non c'è la possibilità se non reinvestire i propri soldi. Oppure trovare chi è disposto a farlo. Così la Link International Sports Limited, società di Hong Kong con proprietario Jiang Lizhang, ha deciso di immettere 8 milioni di euro per la continuità aziendale per il 2017-18. Altrimenti sarebbe stato complicato continuare a meno che Barilla non volesse mettere mano al portafogli. È durato meno di un anno causa inadempienze contrattuali, da novembre a ottobre scorso, undici mesi, con il Parma ora in A e veleggiante verso i 30 milioni di fatturato. Sicuramente una mossa non troppo remunerativa, in B non poteva essere in attivo. Fra qualche tempo, con una buona gestione, sì. La proprietà rimane comunque in vendita.