Tavecchio: “Caso Parma: con le regole che entreranno in vigore, oggi solo 5 club di A si sarebbero iscritti”

06.07.2015 11:06 di  Michele Bugari  Twitter:    vedi letture
Tavecchio: “Caso Parma: con le regole che entreranno in vigore, oggi solo 5 club di A si sarebbero iscritti”
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Torna a parlare delle nuove norme introdotte nel calcio italiano anche grazie all’impulso proveniente da Lucarelli e compagni, il presidente della FIGC Carlo Tavecchio, in una lunga intervista alla Gazzetta dello sport in cui appare chiaro che il caso Parma, senza i cambiamenti che verranno introdotti, non sarebbe stato solo un caso isolato: “La Federazione non ha problemi economici (anzi, abbiamo dato 22 milioni al Coni, siamo la sua stampella) e ha preso una serie di norme, apprezzate anche da Palazzo Chigi, per evitare nuovi casi Parma che purtroppo, e non per nostra volontà, non possono scattare subito, ma nel giro di quattro anni, in maniera progressiva. Se fossero state operative già da quest’estate, si sarebbero iscritte cinque società al prossimo campionato di A”.

Mentre alla domanda se la FIGC non abbia vigilato a sufficienza sul caso Parma e sia intervenuta troppo tardi, Tavecchio ha risposto: “Questo non è vero. Siamo stati i primi a muoverci. Io non posso rispondere anche del passato. Quest’anno ci siamo letti tutti i bilanci, ci sono società in difficoltà, anche di grandi città. Le abbiamo avvertite che dalla prossima stagione vanno rispettati certi parametri, altrimenti sono fuori. Sono pre- occupato dagli impegni a breve dei club: si può andare avanti per un anno, poi bisogna svoltare. Il sistema sta in piedi come sul Titanic... Un altro caso Parma non possiamo permettercelo. Non risolveremo le cose subito, ma con un piano quinquennale, direi brezneviano, possiamo risanare il calcio italiano e salvarlo dal crac”.