Si lavora per abbattere il debito sportivo. Intanto Anedda e Guiotto pagano gli stipendi

18.04.2015 10:30 di  Giuseppe Emanuele Frisone   vedi letture
Si lavora per abbattere il debito sportivo. Intanto Anedda e Guiotto pagano gli stipendi
© foto di ParmaLive.com

La rassegna stampa di oggi ci consegna un Parma alle strette, che deve fare i conti, come al solito, con la difficile situazione societaria. I curatori, infatti, stanno continuando a lavorare per cercare di garantire un futuro al club, ma per farlo si è calcolato che bisogna abbattere il debito sportivo del 70%. E' una vera e propria corsa contro il tempo, se si considera che il 30 aprile il Tribunale si pronuncerà sulla sostenibilità dell'esercizio provvisorio: il rischio che il Parma non arrivi a fine stagione dunque ancora esiste, anzi è concreto. Le difficoltà risiedono nelle tempistiche, ma anche in motivi quantitativi, visto che i curatori devono singolarmente trattare con i tesserati, che aumentano a circa 150 individui. La situazione rimane dunque molto critica.



Intanto, però, arriva anche una parvenza di normalità: ieri sono stati accreditati gli stipendi relativi al breve periodo tra 19 e 31 marzo, ovvero tra l'insediamento dei curatori e la fine del mese scorso. Non è molto, forse, ma di questi tempi è già una notizia se si considera che gli ultimi stipendi vennero pagati da Ghirardi a novembre 2014. Intanto sorgono dubbi di svariata natura: ad esempio, in caso di ripartenza dalla Serie B, se non ci fosse un'immediata risalita in Serie A si rischierebbe un nuovo dissesto finanziario, nel caso in cui non si abbattesse drasticamente il reparto calciatori, che ammonta a circa 130 tesserati (eredità, questa, della gestione Leonardi). Insomma, le difficoltà continuano: si naviga a vista, sperando di attraccare, prima o poi, a un porto tranquillo.