Ripartire dalle ceneri di questa stagione per riportare il Parma dove merita di stare

29.03.2015 18:50 di Mario Domina Twitter:    vedi letture
Ripartire dalle ceneri di questa stagione per riportare il Parma dove merita di stare

La stagione 2014/2015 per il Parma Fc e per i suoi tifosi verrà ricordata come l'ennesima che chiude definitivamente un ciclo e dalla quale bisognerà ripartire per costruire un futuro più solido e più importante. Questo campionato, però, resterà negli annali del calcio e nella storia gialloblù non solo per la retrocessione (in B?) o per il fallimento della società, ma soprattutto per i record negativi che si porterà dietro. In particolare sono degni di nota due record in particolare. Il primo è legato al piazzamento in classifica; il Parma infatti da quando fece nel 1990 l'esordio in Serie A non ha mai chiuso un campionato in ultima posizione, cosa che ormai molto probabilmente avverrà quest'anno. Anzi in 101 anni di storia tale piazzamento è stato raggiunto solo in 4 occasioni e sempre in Serie B: nel 1931-32, con 9 punti in 34 partite (la vittoria valeva ancora 2 punti); nel 1957-58, con 24 punti in 34 partite; nel 1964-65, con 23 punti in 38 giornate; e nel 1974-75 con 30 punti dopo 38 giornate (e una penalità di 3 punti). Altro record difficilmente eguagliabile è quello delle sconfitte; a 13 giornate dal termine infatti il numero di partite perse dalla compagine crociata è pari a 20 (e purtroppo è prevedibile che tale statistica verrà ritoccata ancora), un numero mai raggiunto prima nelle precedenti stagioni giocate nel massimo campionato nazionale, nemmeno nella stagione della prima retrocessione in serie cadetta (furono 18). 

In particolar modo questi due numeri sono importanti per capire il tracollo della squadra di Donadoni, in quanto nelle precedenti stagioni che avevano visto in panchina l'allenatore bergamasco i crociati avevano chiuso sempre nelle prime dieci posizioni (Ottavi nel 2011-2012; Decimi nel 2012-2013; Sesti nel 2013-2014), non superando mai le 15 sconfitte nel torneo, e avevano fissato al contrario importanti record positivi, quali le 7 vittorie consecutive del 2011-2012; il girone di andata senza sconfitte in casa nel 2012-2013; ed infine i 17 risultati utili consecutivi della stagione scorsa determinanti per la corsa all'Europa League.

Un campionato disastroso come quello che la società crociata sta vivendo era difficile, se non impossibile, da prevedere, e qualunque sia il futuro che aspetta il Parma (Serie B o D) bisognerà cancellarlo in fretta per ripartire con serenità e riportare la squadra crociata dove merita di stare al più presto. Per fare tutto ciò, comunque, è auspicabile che la società finisca nelle mani di persone davvero serie e competenti che mettano la passione per il calcio al primo posto e che capiscano soprattutto che il Parma esiste anche (e soprattutto) per la presenza e l'attaccamento ai colori ed alla maglia dei suoi tifosi che, per quanto civili possano essere, non possono e non devono essere mai più presi in giro come capitato nell'ultimo anno.