Papà Bagnaresi: "Facciamo rivivere Matteo col nostro progetto. Parma in mani solide, tornerà dove merita"

07.10.2015 19:52 di  Vito Aulenti  Twitter:    vedi letture
Papà Bagnaresi: "Facciamo rivivere Matteo col nostro progetto. Parma in mani solide, tornerà dove merita"
© foto di eurosport.com

Intervistato ai microfoni di Eurosport.com, Bruno Bagnaresi, papà di Matteo, giovane tifoso crociato scomparso nel marzo del 2008 prima di un Juventus-Parma, ha espresso tutta la propria soddisfazione per l'inaugurazione di Casa Matteo, sede della Fondazione Onlus creata per ricordare il 28enne: "I lavori, sul terreno edificabile concessosi dalla giunta Comunale nell’autunno del 2014, sono iniziati lo scorso 10 gennaio e in appena 9 mesi abbiamo realizzato questa struttura ad impatto zero ed energicamente autosufficiente grazie ai pannelli fotovoltaici montati sul tetto per noi questo stabile rappresenta qualcosa che avevamo in mente da sette anni. Nostro figlio non c'è più, ma vogliamo farlo vivere con questo progetto che gli sarebbe sicuramente piaciuto. Grazie ai nostri volontari riusciamo a garantire un’attività di alfabetizzazione, apprendimento, recupero scolastico e aiuto nello studio ad alunni meno fortunati. Entro breve abbiamo intenzione anche di aprire uno sportello per la sicurezza per offrire consulenze a lavoratori o a famiglie in difficoltà economica o semplicemente che non navigano in buone acque e non possono garantirsi simili tutele. Poi abbiamo in mente anche idee per iniziate sul piano culturale e artistico… Siamo carichi di buone intenzioni e ora che abbiamo gli spazi possiamo realizzare tante cose interessanti. Negli anni scorsi avevamo avuto dei contatti con Ghirardi e Leonardi con i quali avevamo anche discusso la possibilità di ricordare Matteo con diverse modalità poi, dopo i noti problemi, tutto è naufragato.

Negli ultimi mesi però, grazie anche alla donazione dell’incasso delle vendite un libro sulla storia a vignette del Parma a favore della nostra Fondazione, c’è stato un riavvicinamento con diversi personaggi della nuova società a cominciare da capitan Lucarelli fino ad arrivare a mister Apolloni. Da parte loro abbiamo trovato la massima disponibilità a spalleggiarci e sostenere i nostri progetti e soprattutto ad aiutare i tanti ragazzi che non si possono permettere di seguire i loro beniamini alla domenica allo stadio. Questo ci fa enorme piacere… Il fallimento del Parma in città è stato qualcosa di inatteso e fragoroso che ha indignato e ferito l’intera cittadinanza. Ora però la nuova società sta muovendosi al meglio provando a recuperare quella vicinanza con la gente che si respirava 20-25 anni fa ai tempi del primo Parma di Scala. Un'unione d'intenti che nell’ultimo decennio, per una serie di ragioni, si era via, via persa. Il Parma mi sembra essere in mani solide e sono certo che più presto che tardi tornerà ai livelli e alla dimensione che merita".