Mercato di riparazione: ecco l'eredità di gennaio in casa gialloblù

21.04.2014 16:04 di  Marco Rizzo  Twitter:    vedi letture
Mercato di riparazione: ecco l'eredità di gennaio in casa gialloblù
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico Gaetano

A quattro giornate dal termine è possibile effettuare una prima valutazione degli acquisti del mercato di gennaio, per poi, magari, essere smentiti al termine della stagione. Nel frattempo, vediamo cosa hanno portato i calciatori prelevati nella sessione di riparazione.

Molinaro. Ampiamente promossa l'ex Stoccarda. Il terzino campano era stato dimenticato dalla madrepatria in terra tedesca ed in pochi credevano, ormai, nelle qualità e nella rinascita del laterale ex Juventus. Tutti smentiti. L'ambiente ducale, la gestione Donadoni e la tranquillità societaria gli hanno permesso di tornare ai livelli di un tempo. Le prove? Aver tolto il posto ad un titolarissimo come Gobbi è una conferma lampante. I due gol realizzati, a Bergamo e allo Juventus Stadium, sono la prova del nove. Se qualcuno rimpiangeva Mesbah per il terzino campano, oggi può dormire sogni tranquilli.

Rossini. Un piccolo oggetto del mistero. Sono molti i difensori pronti a vedere all'opera il difensore ex Sassuolo, introdotto da parole di stima dell'ad Pietro Leonardi e, quindi, con un carico di responsabilità non leggero. Condizioni fisiche precarie ed il terzetto Paletta, Lucarelli, Felipe hanno impedito al centrale prelevato a gennaio di giocarsi le proprie chance. In molti, però, rimpiangono ancora il giovane Pedro Mendes e sarà impresa ardua per il giovane difensore conquistare la simpatia dei supporters gialloblu.

Vergara. Dov'è la giovane promessa? Calciatore dal roseo futuro, anche il talentuoso difensore ex Milan, per condizioni fisiche avverse, non ha avuto chances per esprimersi. Bisogna però, se davvero si crede nel calciatore, difendere l'investimento effettuato. Il rischio, altrimenti, è di rivivere un altro caso Strasser. Qualcuno ricorda il centrocampista?

Schelotto. Operazione individuata, dirlo a gennaio sarebbe stato più che un azzardo. Veder partire Sansone ed arrivare un esterno dalle caratteristiche diverse e dopo le sfortunate parentesi Inter e Sassuolo è stato un colpo non facile da smaltire per il popolo gialloblu. La corsa, la voglia di fare ed ancora una volta la gestione Donadoni hanno portato ad un risultato inimmaginabile alla vigila. I limiti tecnici sono noti, ma ad oggi criticare le prestazione dell'esterno sarebbe ingeneroso. Lui ha detto, tramite il suo agente, di aver scelto Parma per il futuro. E la società?

Pozzi. Pronunciare parole di critica su un calciatore fermato da un altro grave infortunio sarebbe poco corretto. L'augurio è che possa seguire la strada di chi ha preso il posto. Stefano Okaka ha smentito lo scetticismo dell'ambiente doriano e sta facendo provare qualche rimpianto in casa Parma. Una pronta guarigione e la possibilità di far ancora meglio è l'augurio più grande che gli si possa fare.