Martedì la nuova asta per il Parma FC: scende il prezzo, sale l'appeal con la riduzione del debito

06.05.2015 14:12 di Michele Bugari Twitter:    vedi letture
Alberto Benaglia/ParmaLive.com
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Com’era prevedibile, la prima asta per l’acquisizione del Parma FC, con base fissata a 20 milioni di euro e i cui termini scadevano oggi alle 12, è andata deserta. La seconda asta è ora prevista per martedì prossimo, 12 maggio, con un prezzo base ridotto del 25% rispetto a quello iniziale e quindi pari a 15 milioni, e che include, va ricordato, i diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori professionisti e del settore giovanile, il marchio “Parma F.C.” e il suo sfruttamento commerciale, i contratti e i crediti della società, l’archivio audio e video, i trofei e le attrezzature (sono esclusi dalla transazione oltre al titolo sportivo FIGC, i crediti antecedenti alla data della vendita della società e i debiti del Parma FC maturati fino alla data dell’acquisto, ad eccezione del debito sportivo, che invece toccherà all’eventuale nuovo proprietario insieme al club crociato).

Qualora martedì non pervenisse nuovamente nessuna offerta d’acquisto, e al momento sembra probabile, le aste potrebbero andare avanti poi fino a quella di giovedì 28 maggio con una base d’asta che si abbasserà di volta in volta del 25%: il 18 maggio a 11,25 milioni, il 22 maggio a 8,43 e il 28 maggio a 6,3. All’aumento di pari passo dell’appetibilità del club crociato contribuirà inoltre la riduzione, ancora in fase di definizione, del debito sportivo che dovrà accollarsi l’eventuale vincitore di una delle aste e futuro proprietario. Il piano di riduzione approntato dai curatori Anedda e Guiotto ha infatti trovato il consenso dei giocatori della rosa crociata, mentre qualche problema in più potrebbe arrivare invece dai tanti sotto contratto con il Parma ma in prestito nelle categorie minori. In aiuto nell’abbassare il monte ingaggi potrebbe venire però anche la decisione di Ishak Belfodil, se venisse confermata, di rescindere il suo contratto con il club crociato, contratto evidentemente ben più pesante rispetto a quello di giocatori militanti in Lega Pro, e soprattutto di rinunciare a tutti i compensi non ancora percepiti.