Lucarelli ricorda: "A Piacenza la svolta della mia carriera"

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Ieri sera si è svolta all'Atto Primo di Fidenza la presentazione del libro 999 di Paolo Amir Tabloni, il quale tratta delle storie di campioni mancati, che hanno vissuto solo un assaggio di quella che poteva essere per loro una carriera ben più importante nel mondo del calcio. Era presente il capitano del Parma Alessandro Lucarelli, il quale ha parlato dei primi anni della sua carriera: "Rivedere certi ex compagni in questo libro mi ha fatto effetto, tipo Gabriele (Ballotta, ndr). Farsi raccontare delle storie così non è facile, perché possono essere tanti i motivi che ti bloccano. Io per esempio sono uscito di casa a 15 anni per realizzare il mio sogno, e sono riuscito a realizzarlo, sono stato bravo e fortunato.

All'inizio non è stato facile, mi mancava la mia famiglia, ma non ho mollato e sono andato avanti e per fortuna quel sacrificio è servito. La mia svolta fu quando tornai a Piacenza dopo i vari prestiti, i difensori erano infortunati ed esordii a 20 anni in prima squadra. Sono stato fortunato ad avere un'occaione ma anche bravo a sfruttarla e rimanerci dentro. Ho cercato di seguire mio fratello Cristiano perché era più grande di me, ma soprattutto nella prima parte della sua carriera è stata più importante della mia, e per questo ho sempre cercato di chiedere dei consigli".