Le pagelle di fine anno: Longobardi cuore crociato, Guazzo e Sereni non mantengono le attese

25.05.2016 21:11 di Redazione ParmaLive Twitter:    vedi letture
Le pagelle di fine anno: Longobardi cuore crociato, Guazzo e Sereni non mantengono le attese
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© foto di Giovanni Padovani

Finita la stagione 2015/2016, è tempo di bilanci. Cercheremo di esprimere i nostri giudizi sulla rosa del Parma tramite le consuete pagelle di fine anno. Dopo aver analizzato l'annata di portieri, difensori e centrocampisti, è ora il turno degli attaccanti:

Cristian Longobardi 7: Decisivo, con le sue giocate e il suo carisma. Grande trascinatore in campo e fuori, mantiene alta la concentrazione diventando subito leader dello spogliatoio insieme ai senatori del gruppo. Il suo campionato parte in ritardo, per un infortunio, ed è condizionato da un altro grave incidente, ma non per questo è meno positivo. Diventa subito un tutt'uno col tifo crociato, che difficilmente lo dimenticherà presto a prescindere da chi possa arrivare come centravanti della Lega Pro. 

Daniele Melandri 7: E' l'unico attaccante che non ha patito infortuni per tutta la stagione, si divide tra campo e panchina, risultando comunqe uno dei più positivi dell'intera squadra anche per la sua capacità di entrare a freddo, spesso e volentieri realizzando gol pesanti per il campionato ducale. Attaccante esterno, seconda punta, a volte persino trequartista o attaccante di riferimento: per lui poco cambia il ruolo, le prestazioni raramente tradiscono le aspettative. 

Fabio Lauria 7: Ottimo anche il suo campionato, per quanto fortemente condizionato dal grave infortunio invernale. Rientra comunque in tempo per mettere a segno il gol più bello della stagione e per essere comunque importante nel finale di stagione. Utilissimo per Apolloni, che gli cambia spesso posizione in funzione delle necessità della squadra.

Riccardo Musetti 6,5: Sprazzi da grande calciatore, dotato di una visione di gioco non comune e inusuale per un attaccante di quella mole. I troppi infortuni condizionano anche lui, che era partito come titolare fisso e che rimarrà comunque nella storia del Parma Calcio 1913 come primo marcatore, per quanto su rigore, della rinascita crociata dai Dilettanti. 

Yves Baraye 7,5: 20 gol e una gran stagione dal punto di vista realizzativo, ma anche tanti, troppi, passaggi a vuoto. La superiorità tecnica e atletica lo rendono in ogni caso il calciatore più decisivo della squadra. Ma questo andamento ondivago basterà per la Lega Pro? Difficile dirlo, in ogni caso Apolloni lo prende sotto la propria ala e il senegalese risponde sul campo. 

Marcello Sereni 5,5: Arriva da un Settore Giovanile importante e da un club in costante crescita, ma non rispetta le attese. Titolarissimo nelle amichevoli e nelle prime uscite stagionali ufficiali, sbaglia troppo davanti alla porta e fatica a integrarsi nel gioco della squadra. A gennaio arriva Mazzocchi e il suo ruolo nella rosa di Apolloni si defila un po', anche se alla fine il gol arriva. 

Matteo Guazzo 5,5: Davvero poco da rimproverare dal punto di vista dell'impegno all'attaccante, che potrebbe iniziare meglio come atteggiamento ma cresce sotto diversi aspetti col passare del tempo, arrivando a conquistare la stima di tutto lo spogliatoio e del tecnico Apolloni, che lo spedisce in campo nella gara più decisiva dell'anno. Lui lo ripaga col gol ma è uno dei pochi acuti di un anno da dimenticare, purtroppo inutile per il passaggio del turno.  

Mousa Balla Sowe s.v. Solo una manciata di minuti in campo, ma capaci di lasciar intravedere un talento ed un atletismo invidiabile, Un rosso e una serie di infortuni muscolari lo mettono in crisi nella seconda parte di stagione, tanto da non farlo rientrare più.