Indagine Spezia-Parma, comunicato del club: "Nessuna irregolarità negli sms, inchiesta dovuta. Vie legali verso chi infanga nome del club"

09.06.2018 12:15 di  Nico D'Agostino   vedi letture
Indagine Spezia-Parma, comunicato del club: "Nessuna irregolarità negli sms, inchiesta dovuta. Vie legali verso chi infanga nome del club"

Buongiorno al veleno questa mattina per i tifosi del Parma. Infatti, come riportato dalle testate giornalistiche sportive di stamane, si apprende che nei giorni scorsi la Procura Federale ha aperto un'inchiesta sulla gara Spezia-Parma terminata 0-2 e che ha consegnato la A agli emiliani (grazia anche al pareggio tra Frosinone e Foggia). Motivo, alcuni sms "criptici" di Calaiò e Ceravolo nei confronti di De Col e Masi dello Spezia che ha segnalato la cosa alla Procura per non incorrere in eventuali estremi di omessa denuncia. Come prevedibile è arrivata la risposta ufficiale della società ducale attraverso il proprio sito, ecco la nota pubblicata poco fa: "I calciatori Emanuele Calaiò e Fabio Ceravolo sono stati ascoltati ieri pomeriggio a Roma dalla Procura Federale. A entrambi è stato semplicemente chiesto conto di due messaggi di testo, inviati a loro ex compagni di squadra in forza allo Spezia nei giorni precedenti la gara. Il tenore dei testi di cui il Parma ha potuto prendere visione nelle ultime ore – e che non riportiamo esclusivamente per rispetto del lavoro degli organi che hanno il compito di approfondire l’accaduto – non contiene alcun tipo di irregolarità o malizia, come già chiarito dai nostri tesserati e come siamo certi verrà accertato anche dagli organi preposti.

– Chi ha il compito di vigilare sulla correttezza di un campionato ha il diritto e il dovere di effettuare ogni tipo di verifica venga ritenuta necessaria. Per questa ragione ogni dirigente, tesserato o dipendente del Parma Calcio 1913 è a totale disposizione degli organi competenti qualora manifestassero la volontà di approfondire ogni aspetto che possa essere ritenuto utile.

– Allo stesso tempo però non possiamo non stigmatizzare la diffusione alla stampa di contenuti dettagliati di un’indagine che, essendo in corso, non permette a chi è chiamato in causa di rispondere in maniera adeguata proprio per evitare di intaccare il lavoro degli organi preposti. In ossequio alle normative infatti, nessun tesserato o dirigente del Parma Calcio 1913 – anche se a malincuore – rilascerà dichiarazioni sino alla conclusione delle indagini.

– A tal proposito, dopo i fiumi di inchiostro dedicati alle infamanti accuse relative a Parma-Ancona, purtroppo non cancellati dall’archiviazione del procedimento, e dopo ogni sforzo fatto per non replicare alle irresponsabili e reiterate dichiarazioni da parte di addetti ai lavori, relative a presunti episodi arbitrali, il Parma Calcio 1913 ha già dato mandato ai propri legali di intervenire nella maniera più dura possibile contro chiunque continui ad infangare con illazioni o allusioni sui diversi mezzi di comunicazione il suo nome, il suo lavoro o i risultati ottenuti.

– In ultima istanza il Parma Calcio 1913 desidera rassicurare e tranquillizzare con forza i propri tifosi e nutre la massima fiducia sul fatto che quest’indagine certificherà ulteriormente come la terza promozione consecutiva – come le due precedenti – altro non è stata che un fantastico traguardo raggiunto grazie al lavoro, al sacrificio e all’esemplare correttezza della società e dei suoi tesserati".