Il colpo di Coda che non t'aspetti che ha stregato Donadoni

22.09.2014 11:23 di  Riccardo Zucchi  Twitter:    vedi letture
Fonte: Marco Conterio per TMW
Il colpo di Coda che non t'aspetti che ha stregato Donadoni
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© foto di Marco Farinazzo/TuttoLegaPro.com

Cavese, poi il Bellinzona per cercar gloria all'estero. Due stagioni senza gol e senza onori, sicché Massimo Coda vira, nel 2006, verso Roma. Anche alla Cisco Roma, però, non segna, sicché le tappe successive sono Treviso, Crotone, Bologna. Ancora nessun gol, ma Coda ha esordito sedicenne e qui ha solo vent'anni, quando va a Cremona. Ventiquattro gol in ottantuno partite, in grigiorosso, poi un'esperienza difficile a Siracusa, poi una buona a San Marino. Lo prende il Parma, dove esordisce, poi via in Slovenia, al Nova Gorica, dove sigla 18 reti in 33 partite. Una delle tante carriere normali, di un ragazzo in cerca di gloria ma con pochi onori e pochi allori. Sudore, fatica, gavetta. Poi, una domenica di settembre, cambia la vita. "Ha fatto molto bene in Slovenia, quest'anno l'ho voluto vedere, e mi ha dato subito sensazioni positive.

Se continua a lavorare con questa determinazione, è più facile per lui trovare spazio. Ciò a discapito di qualche altro, che può avere anche qualità maggiori, ma che se non capisce che il calcio moderno è questo, farà fatica". Roberto Donadoni non le manda a dire ai suoi e stecca dritto per dritto. Toglie Ghezzal, deludente, poi ha sostituito un Belfodil nuovamente evanescente. Ed è tempo per il ragazzo di Passiano, classe 1988, che segna il gol del momentaneo 2-1, a tredici minuti dall'ingresso in campo. Così nasce una nuova storia, quando non te l'aspetti. Ma il calcio è anche questo. Sudore, fatica. E poi tutto arriva...