Ghirardi: "La nostra struttura è la nostra forza. Il Parma è tornato una delle grandi realtà del calcio italiano"

01.01.2014 12:14 di  Redazione ParmaLive   vedi letture
Ghirardi: "La nostra struttura è la nostra forza. Il Parma è tornato una delle grandi realtà del calcio italiano"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Il presidente del Parma Tommaso Ghirardi ha parlato ai microfoni di SkySport24 per esporre a che punto è arrivato il progetto legato al club gialloblù all’alba del 2014: “Tutti gli investimenti fatti in questi sette anni li hanno fatti sembrare quindici! Mi auguro che il futuro sia roseo, in questi anni ho vissuto tante emozioni e mi sono tolto la soddisfazione di avere tanti grandi calciatori in rosa. Ora c’è la soddisfazione di aver costruito un gruppo unito ed aver riportato il Parma ad essere una delle realtà importanti del calcio italiano”.

Sul mercato: “Noi abbiamo la fortuna di avere tanti giocatori ambiti da tanti club e questa è la nostra forza. E’ questo che ci ha permesso di portare Giovinco, Amauri, Cassano e Gargano al Parma. La nostra forza è quella di vendere e poi di comprare. Abbiamo avuto Borini, che abbiamo ceduto a cifre importanti, come lo stesso Giovinco. Ed abbiamo potuto prenderne altri perché abbiamo venduto questi, perciò io sono orgoglioso che ci siano tante squadre sui nostri giocatori. Sono contento quando sento parlare del Parma, invece di sentire trasmissioni intere in cui il nome del Parma non compare mai. Noi dobbiamo essere orgoglioso che la nostra struttura trovi dei giocatori tanto ambiti. Un saggio del calcio italiano come Galliani insegna che per comprare bisogna vendere e bisogna sfoltire la rosa: lo fa il Milan, concedetemelo di farlo anche a Parma”.

Sugli obiettivi: “Cerco di allestire una squadra che possa lottare per i primi dieci posti della classifica. Poi è chiaro che sta ai giocatori impegnarsi, all’allenatore dare quel valore aggiunto. Oggi siamo ad un buon livello e il salto di qualità lo può fare solo la squadra, vediamo se in questo girone di ritorno lo farà”.

Su Cassano: “Mi chiedono sempre le solite cose, su come si comporta. Io penso che debba anche essere lasciato tranquillo: è un grande talento, bisogna farlo giocare e goderselo, in questi sette anni ne ho avuti anche di peggio. Ho un rapporto molto diretto e schietto, anche se gli parlo 3 minuti alla settimana visto che quando vengo a Parma sono sempre impegnato a risolvere problemi. E’ un ragazzo simpatico, ci parlo come agli altri”.