Edera, a Parma per tornare a germogliare. Fame, talento e personalità al servizio di D'Aversa

14.01.2017 17:18 di  Vito Aulenti  Twitter:    vedi letture
Edera, a Parma per tornare a germogliare. Fame, talento e personalità al servizio di D'Aversa
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© foto di Diego Fornero/Torinogranata.it

Se il suo cognome fosse Eder, senza la "a" finale, molto probabilmente ora saremmo qui a gridare al grande colpo. E invece sembra sia un po' passato in sordina l'arrivo a Parma (nell'aria da giorni, ma uffiiciale soltanto da questa mattina) di Simone Edera, uno dei talenti più cristallini dell'intero panorama calcistico italiano. Nato a Torino il 9 gennaio 1997, il ragazzo compie i suoi primi passi nel mondo del calcio proprio nel capoluogo piemontese, allevato dal florido Settore Giovanile del club granata. Dopo aver vestito le maglie di Pulcini, Esordienti, Giovanissimi e Allievi, mister Moreno Longo decide che è il momento di metterlo alla prova in Primavera, senza passare dalla formazione Berretti. E la scelta premia appieno l'attuale allenatore della Pro Vercelli, che, giorno dopo giorno, vede crescere sempre più il ragazzo, il quale, alla seconda partita di campionato, si presenta con una splendida doppietta, guarda caso proprio contro la Pro Vercelli.

Lo scudetto vinto con la Primavera del Torino (è suo il rigore decisivo nello scontro con la Lazio) e l'Europeo Under 19 svanito sul più bello nella finalissima con la Francia, sono senz'altro i due momenti più significativi della giovane carriera di Simone Edera, che, dopo anni da protagonista nella Cantera granata, prova a spiccare il volo lontano dal Piemonte, affrontando la prima vera esperienza coi grandi (dopo le fugaci apparizioni in Serie A nella stagione 2015-2016 con la maglia granata), in quel di Venezia. In terra veneta, il ragazzo riesce però a ritagliarsi pochissimo spazio (saranno in totale 8 le sue presenze, di cui 2 in Coppa Italia Lega Pro) e così decide di tentare una nuova sfida, quella col Parma, ironia della sorte la rivale numero uno in chiave promozione proprio della squadra lagunare. Fame, talento e personalità sono le tre armi principali del gioiellino di proprietà del Torino, esterno d'attacco dotato di grande rapidità (soprattutto nel breve), di un piede sinistro fatato, ma anche di una più che discreta forza fisica. Vedremo se il Ducato sarà la piazza giusta per la sua esplosione.