Corriere dello Sport - Esclusa la responsabilità diretta del Parma. Rischio deferimento

10.06.2018 16:32 di  Vito Aulenti  Twitter:    vedi letture
Corriere dello Sport - Esclusa la responsabilità diretta del Parma. Rischio deferimento
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Qualche dettaglio in più, rispetto a quanto raccontatovi stamattina sul caso Spezia-Parma, emerge dalle colonne del Corriere dello Sport, che prova a fare chiarezza circa l'indagine avviata dalla Procura Federale sul presunto tentativo di illecito nella gara andata in scena il 18 maggio scorso allo stadio Alberto Picco di La Spezia. La buona fede dei due giocatori del Parma coinvolti nell'inchiesta, vale a dire Fabio Ceravolo ed Emanuele Calaiò, sembrerebbe scontata, ma non per la Procura, che vorrebbe valutare accuratamente il tenore degli sms inviati dai centravanti gialloblu.

SMS CERAVOLO - La spiegazione fornita ai collaboratori del Procuratore Giuseppe Pecoraro dall'ex attaccante del Benevento sarebbe abbastanza scontata, visto che, tramite il messaggino, sarebbe stato semplicemente fissato un appuntamento per i giorni successivi al match.

SMS CALAIO' - Più complicato, invece, sarebbe il tenore del messaggio inviato da Calaiò, che avrebbe invitato un giocatore dello Spezia a "non fare male" nella partita del Picco.
Nel corso dell'audizione tenutasi nelle scorse ore, l'Arciere avrebbe basato la propria spiegazione sul fatto che il Parma avesse già tante assenze per infortunio, e che eventuali nuovi problemi fisici di giocatori crociati avrebbero potuto inficiare anche il cammino della squadra nei playoff. Un dettaglio da non trascurare sarebbe poi che lo stesso Calaiò, essendosi reso conto di aver prestato il fianco a possibili interpretazioni pericolose, avrebbe mandato qualche ora dopo un altro sms dal tono indubbiamente scherzoso.

RISCHI - Nel comunicato di ieri, il Parma si è detto completamente estraneo alla vicenda, tant'è che, almeno per il momento, nessun dirigente è stato convocato in Procura. Sempre secondo il quotidiano sportivo romano, il rischio per il club crociato sarebbe di un deferimento per responsabilità oggettiva, mentre sarebbe da escludere la responsabilità diretta della società emiliana, non essendo coinvolto alcun suo legale rappresentate.