Nel 2017 il Parma ha speso mezzo milione di euro per i procuratori

16.04.2018 19:04 di  Sebastian Donzella   vedi letture
Nel 2017 il Parma ha speso mezzo milione di euro per i procuratori
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© foto di Federico Gaetano

Tanti colpi di mercato fanno sognare i tifosi, modificano la tua classifica, ti permettono se sei bravo e fortunato di salire di categoria ma, alla fine, si pagano, con moneta sonante. E nel computo delle spese di una società attiva nel calciomercato, non vi sono solo le cifre da destinare alle altre squadre per i cartellini e ai giocatori per gli ingaggi. Vi è anche la percentuale da destinare ai procuratori, coloro che, spesso, risultano decisivi nella conclusione positiva o, viceversa, negativa, di una trattativa.

Secondo i dati diffusi dalla FIGC, il club crociato, nel 2017, ha sborsato 518.650,32 euro per le parcelle degli agenti FIFA. Il dato non riguarda l'ultima sessione di mercato del 2018 ma le due precedenti. Quella di riparazione a gennaio in Lega Pro e quella estiva subito dopo la promozione in Serie B. Mesi pieni di trattative e affari gestite dal direttore sportivo Faggiano, arrivato a dicembre del 2016 per riportare i crociati il più in alto possibile.

In quell'inverno arrivarono tutti in una volta pezzi da novanta come Frattali, Di Cesare, Iacoponi, Munari, Scaglia, Scozzarella ed Edera, senza contare in seguito gli svincolati Bassi e Sinigaglia. Poi, a promozione raggiunta, ecco altri nomi importanti come Nardi, Gagliolo, Barillà, Di Gaudio, Dezi, Ceravolo, Insigne e i tanti giovani poi girati in prestito in Serie C. 

Ecco perché i crociati sono il club che ha speso di più tra quelli neopromossi: a pesare, in questo bilancio, fu quel gennaio rivoluzionario, con l'addio al trio Minotti-Galassi-Apolloni e l'avvio dell'accoppiata Faggiano-D'Aversa. Il Venezia, che vinse quel campionato senza cambiar troppo in inverno e che in estate ha comunque ritoccato verso l'alto la squadra, ha speso circa 330mila euro. Cifre nettamente minori per la Cremonese, a quota 150mila e per il Foggia, solamente 70mila. 

Da segnalare, tra i club cadetti, il curioso caso del Carpi a zero euro mentre le tre retrocesse, ovviamente, sono sul podio, visto che nella prima parte del 2017 si trovavano in Serie A: poco meno di 5 milioni di euro per il Palermo, 3,8 per l'Empoli e 1,6 per il Pescara. Il Frosinone, infine, che sta lottando con i gialloblù per il secondo posto, è più o meno sulle cifre dei crociati, con 600mila euro spesi, ma una promozione in massima serie sfumata in estate.