TMW - Buona la quarta: Rezart Taçi sbarca a Parma

Dopo i falliti assalti a Bologna, Genoa e un vociferato interesse per il Milan, Rezart Taçi, petroliere albanese, ha finalmente coronato il suo sogno di possedere un club in Serie A. Ci sono voluti diversi anni ma ora l'imprenditore ha messo le mani sul Parma, o meglio sul suo pacchetto di maggioranza, anche se per avere una conferma diretta servirà ancora qualche mese. Non lasciano tuttavia molti dubbi gli indizi seminati ieri dai vari protagonisti del passaggio di proprietà da Tommaso Ghirardi alla misteriosa Dastraso Holding Limited. Il primo lo ha firmato proprio l'imprenditore bresciano, parlando di "trattativa di oltre due mesi", quando tutti sanno che quella fallita circa quattro settimane fa era unicamente con lo stesso Taçi. Diversi riferimenti li ha fatti anche il neopresidente ducale Fabio Giordano, che ha ammesso i legami suoi e del numero designato e poi destituito Pietro Doca col magnate albanese, lanciando anche un suggerimento ai tanti giornalisti presenti "qualcuno di voi ha azzeccato chi c'è dietro la holding". Il patto di riservatezza impedisce di andare oltre, ma ci sono pochi dubbi: Taçi ha preso le redini di un club italiano, uno dei più vincenti in Europa peraltro, e dovrà dimostrare di essere all'altezza del compito già nel prossimo mese di mercato.

I tifosi hanno riservato a lui, per mezzo del suo ambasciatore Giordano e del confermato dg Leonardi, un accoglienza piuttosto calda, ma non nell'accezione positiva del termina. Insulti (pochi), mugugni (tanti) e soprattutto diffidenza per una proprietà incapace di presentarsi e di motivare le proprie scelte nel giorno dell'acquisto di un club con tanti milioni di debiti e quindi decisamente meno appetibile di altri. A Parma di petrolio non ce n'è, chiunque è ragionevole pensare che gli obiettivi del nuovo proprietario non siano industriali. Tutti i supporter gialloblù sperano che siano solo sportivi e di alto lignaggio.