Rassegna stampa - D'Aversa: "Non c'è nulla di definitivo per il secondo posto"

06.04.2017 08:59 di  Giuseppe Emanuele Frisone   vedi letture
Rassegna stampa - D'Aversa: "Non c'è nulla di definitivo per il secondo posto"
© foto di Alberto Porti/ParmaLive.com

Intervenuto in conferenza stampa dopo il successo colto all'Euganeo di Padova, il tecnico Roberto D'Aversa ha parla così della prova dei suoi e della distanza dal primo posto, che lascia ben poche speranze in ottica primo posto: "Per il cammino fatto un po' di rammarico c'è, avrebbero meritato qualcosa in più i ragazzi, mi auguro che possano essere premiati successivamente. Venire e fare la prestazione che abbiamo fatto, per il secondo posto però non c'è nulla di definitivo, deve essere un punto di partenza che deve darci forza. Fare una prestazione del genere ti fa ben sperare ma guai a rilassarsi".

Le condizioni di Munari?
"Diciamo che è uscito in forma precauzionale, non è la gamba infortunata in precedenza ma l'altra. Valutando la dinamica della partita e il risultato abbiamo preferito non rischiare". 

I piani del Padova sono stati stravolti dal gol iniziale:
"Siamo stati bravi a segnare subito, andare in vantaggio e cercare di sfruttare gli spazi in maniera oculata, ma abbiamo continuato a costruire gioco e cercato di aumentare il bottino. I ragazzi non sono capaci di richiudersi nella propria metàcampo, ho chiesto loro di fare possesso palla anche perché il Padova è una ottima squadra, che poteva metterci in difficoltà coi cross".

E' la partita più bella della sua gestione?
"Nell'arco dei novanta minuti, considerando anche l'importanza della partita e dell'avversario, credo di sì. E' stata una prova di maturità, ma dobbiamo migliorare l'aspetto riguardante degli ultimi cinque minuti. Andare a casa solo sul 2-1 dopo una prestazione del genere può farci rammaricare".

Baraye è senza dubbio il giocatore maggiormente trasformato dal suo arrivo in panchina:
"Non ha ancora capito del tutto le qualità che ha, ma è un giocatore importante. Ho provato, non solo con lui, a metterlo nelle condizioni ideali di giocare. Quando un giocatore sente fiducia, è chiaro che risponde bene".

Ci sono cinque partite da affrontare, anche in ottica playoff. Come gestirà chi non sta benissimo, tipo Munari?
"E' presto per pensare di gestire, è chiaro che se qualcuno non sta bene non deve giocare, ma credo sia comunque presto per fare questo tipo di discorsi.