Gazzetta dello Sport - Un club sull’orlo del baratro

03.03.2015 09:01 di  Riccardo Zucchi  Twitter:    vedi letture
Alberto Benaglia/ParmaLive.com
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Il caso Parma fa litigare Malagò e Tavecchio, mentre il sindaco Pizzarotti prova a rimettere insieme i cocci in vista dell’assemblea di Lega di venerdì che diventa un’ultima spiaggia. Come riporta la Gazzetta dello Sport lo scontro fra Coni e Federcalcio è palese visto che Malagò insiste nel dire che è un campionato anomalo mentre Beretta insiste a dire che è regolare. Malagò inoltre sottolinea come se nessuno si prende le responsabilità che deve prendersi allora sarà responsabilità delle istituzioni quella di individuare il colpevole. Secondo Maurizio Beretta invece Lega e Federazione non hanno responsabilità visto che ci sono regole, organi e controlli.

In ogni caso, venerdì in Lega, ci sarà pure Tavecchio, mossa rischiosa, perché ancora una volta rischia di farlo apparire troppo vicino alle posizioni di chi gestisce, nei fatti, la Lega di A. Ma cosa potrà decidere l’assemblea di Lega? Al massimo, e non è affatto scontato, l’impegno a mettere a disposizione un «contributo di solidarietà» (500.000 euro a società) da utilizzare, però, solo a fallimento dichiarato. Il sindaco Pizzarotti si pone come mediatore fra Aic, Lega e Figc, ma il problema è il tempo, è come se un Tir pieno di debiti dovesse passare per un vicolo strettissimo. Su una cosa sono tutti d’accordo: basta con Manenti, ma non è così facile.

E prima del 19 marzo, momento in cui potrebbe essere il Tribunale a decretare il fallimento, ci sono altre due partite. C’è un problema stadio. Ieri è arrivata un’offerta del sindaco di Piacenza per l’uso del «Garilli». Si è pure parlato di Reggio Emilia. E c’è l’ipotesi di una «agenzia esterna» (ne parla Pizzarotti) che potrebbe gestire temporaneamente lo stadio e pagare gli steward. Il problema, però, non si risolve con qualche decine di migliaia di euro né nelle 24 ore tra l’assemblea di Lega e la partita con l’Atalanta. É il discorso che fanno i giocatori: bisogna ritrovare una prospettiva, morto un Parma se ne deve fare subito un altro. E sulla «prospettiva» lavora lo stesso Pizzarotti. Provando a mettere insieme cordate di salvataggio. Ieri Alessandro Nuccilli, imprenditore nell’edilizia e nelle pulizie, si è riproposto. Ma il consorzio più credibile farebbe capo a Massimo Zanetti, mister Segafredo. I giorni sono però pochi, gli spazi ristretti. Si accettano miracoli, direbbe il titolo di un film. Ma qui c’è poco da scherzare.