Gazzetta dello Sport - Si decide per la licenza Uefa

29.05.2014 09:55 di Riccardo Zucchi Twitter:    vedi letture
Gazzetta dello Sport - Si decide per la licenza Uefa
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

La notte porta consiglio, camera di consiglio. L’Alta corte di giustizia sportiva, a sorpresa, prende tempo. Al termine dei novanta minuti d’udienza il presidente, l’ex ministro degli Esteri Franco Frattini, annuncia che il dispositivo sarà pronto in serata, poi 40 minuti dopo escono tutti: "L’abbiamo trattenuta in decisione. Ci siamo fatti una prima idea". Alla base, probabilmente, la necessità di avere un parere superpartes sugli aspetti fiscali della vicenda: il Parma doveva o no versare i 300 mila euro all’Erario entro il 31 marzo? La prima richiesta del Parma.



Il dibattimento
I 90 minuti di discussione di ieri sono stati tutti concentrati solo sulla richiesta del Parma: la perentorietà o meno del termine (il 31 marzo) entro il quale si doveva aver dimostrato di aver pagato ogni pendenza nei confronti dei dipendenti, dell’Erario e degli Enti previdenziali, per ottenere la licenza Uefa. Gli avvocati (Longari e Morescanti per il Parma, Medugno e Mazzitelli per la Figc, Ranieri per il Torino) si sono dati battaglia sull’interpretazione del termine. Longari, forte di numerosi pareri «pro veritate» sosteneva che le varie date facevano «confusione e inducevano all’errore». Altro argomento era la traduzione del manuale Uefa dall’inglese, dove il termine era spiegato con «entro e non oltre», termine ordinatorio e non perentorio. Facile la replica di Figc e Torino che rilanciavano su un’altra data, questa sì perentoria, il 30 aprile. Anche questo termine disatteso, visto che la somma è stata versato solo il 16 maggio.

Commozione
In chiusura il presidente del Parma Tommaso Ghirardi, la voce rotta dall’emozione, ha ribadito come sotto la sua gestione "il Parma ha sempre onorato i suoi impegni e sempre pagato tutto". Infine l’appello "al rispetto di un club che ha conquistato sul campo la qualificazione. E credo che anche Urbano Cairo non sia d’accordo a partecipare a questa Coppa in questo modo". In effetti a tarda sera è arrivato proprio il commento di Cairo: "Al Torino interessano i risultati ottenuti sul campo, non in tribunale. Certo, se dovessero arrivare notizie diverse - ha aggiunto - ci comporteremmo di conseguenza".