Gazzetta dello Sport - I curatori aprono uno spiraglio. Zanetti vuole il Parma, ma solo dopo le aste

21.05.2015 09:02 di Giuseppe Emanuele Frisone   vedi letture
Gazzetta dello Sport - I curatori aprono uno spiraglio. Zanetti vuole il Parma, ma solo dopo le aste

Come scrive la Gazzetta dello Sport di oggi, i curatori fallimentari del Parma hanno messo a segno un colpo importante per la sopravvivenza del club. Come si legge nel chiaro comunicato emesso ieri dalla società, «I curatori fallimentari del Parma Fc S.p.A., dottor Angelo Anedda e dottor Alberto Guiotto, hanno formalmente comunicato ai calciatori che risultino beneficiari di incentivi all’esodo e premi – pur non avendo mai disputato alcuna gara ufficiale con il Parma FC – l’intenzione della procedura di non riconoscere tali crediti perché considerati non dovuti». Insomma, niente incentivi all’esodo a chi non ha mai indossato la maglia del Parma, con un risparmio di circa 8 milioni di euro, allo scopo di abbattere il debito sportivo e rendere così più appetibile il club per eventuali compratori. Domani infatti si terrà la quarta asta in programma: si parte da una base di poco più di 8 milioni. E il 28 maggio si consumerà eventualmente l’ultima asta, base a poco più di 6 milioni. Ma i curatori non si sono fermati agli incentivi all’esodo, dal momento che hanno chiesto la restituzione dei principali pagamenti effettuati dalla società nel semestre anteriore alla dichiarazione di fallimento, perché revocabili ai sensi dell’art. 67 della legge fallimentare. Ci sono poi altre situazioni da chiarire: manca infatti la firma sui debiti pregressi per alcuni big del passato. Sembra che Molinaro non voglia rinunciare al premio qualificazione Uefa della passata stagione e che Nicola Sansone voglia tutti i soldi che il Parma gli deve.

Si attendono ancora le decisioni di Cassano (2,5 milioni di debito pregresso) e di Amauri (2 milioni), ma anche di giocatori come Marchionni, Felipe e Modesto. Mentre altri, come Mesbah e Rosi, sarebbero pronti a firmare. Nel frattempo ieri Massimo Zanetti ha smentito categoricamente l’interessamento della Segafredo per il club. L’ex presidente del Bologna ha un valido motivo per farlo: la sua azienda sta entrando in Borsa e indiscrezioni come queste potrebbero condizionare la quotazione. La sensazione poi è che Zanetti stia aspettando la chiusura delle aste: se andasse deserta anche l’ultima, il magnate trevigiano potrebbe cercare di arrivare al Parma tramite una trattativa diretta, dopo l’approvazione del giudice fallimentare. Toccherà a lui infatti decidere come procedere dopo il 28 maggio, in caso che tutte le aste fossero andate deserte. Non bisogna dimenticare che l’iscrizione al campionato di B si chiude al 30 giugno. Così si spiega la smentita strategica di Zanetti, che non sarebbe l’unico pretendente: a Parma si riparla di Giuseppe Corrado, il patron degli SpaceCinema. E c’è chi si prepara al peggio: una cinquantina di imprenditori locali si sono riuniti per parlare di Serie D.