Corriere dello Sport - La favola di Massimo Coda
Quella di Massimo Coda, come riporta il Corriere dello Sport, sembra davvero una favola. Nato a Cava de Tirreni nel 1988 e cresciuto nella Cavese, Coda è stato un po’ come una pallina da flipper tra prestiti, ritorni, ripartenze, plusvalenze, la sua carriera sin qui è rivelatrice dei modi italiani di fare mercato nel calcio. Nell’ultima stagione il Parma, dopo averlo ingaggiato, lo aveva girato al Nova Gorica allenato da Apolloni. Lui ha segnato 18 gol in 33 partite, risultando il vicecapocannoniere della serie A slovena.
Quest’anno è tornato alla base e pareva destinato a partire, fino all’ultimo giorno. Alla fine la valigia però l’hanno fatta Amauri e Cerri, mentre Biabiany s’è fermato e quindi nelle prime tre giornate Donadoni, sia pur per degli spezzoni, lo ha sempre mandato in campo. Dal suo gioco trasuda fame, voglia, reattività: non si può dire che accada lo stesso per diversi suoi compagni. Ecco perché potremmo rivederlo dall’inizio domani sera contro la Roma.
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