Munari: "Forse abbiamo poca cattiveria, ma non si perde solo per questo"

19.03.2018 21:46 di  Nico D'Agostino   vedi letture
Munari: "Forse abbiamo poca cattiveria, ma non si perde solo per questo"
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Ospite della trasmissione di Tv Parma ‘Bar Sport’, il centrocampista del Parma Gianni Munari, ha così risposto alle domande degli ospiti in studio, a partire dall’atteggiamento in campo: “Ci accusano di essere poco cattivi per la categoria, forse ci può anche stare, ma non credo che le partite si perdano solo per questo motivo o perché manca il carattere, è la cosa più facile da dire. Ma chi è in questa società non se ne rende conto si dovrebbe fare un bell’esame di coscienza e dire “cavolo sono a Parma e mi devo spaccare la testa anch’io come un qualsiasi tifoso dopo una sconfitta”, ma i tifosi sono liberi e nel giusto di potersi comportare come sentono”.

Obiettivi - “Fondamentale cercare di arrivare il più in alto possibile in classifica, perché arrivare a saltare un turno nei playoff sarebbe importantissimo, poi si hanno dei vantaggi negli scontri diretti, si può arrivare in finale anche solo con dei pareggi. Ci pensiamo in campo e cerchiamo di avere un atteggiamento che badi anche a questo”.

Gioco - “Siamo stati costruiti con un certo tipo di modulo e il nostro gioco si basa sulle fasce, abbiamo esterni molto brani nell’uno contro uno, che saltano l’uomo e possono mettere la palla dietro per l’inserimento delle mezzali, quando queste cose vengono meno, dobbiamo cercare di trovare altre soluzioni in campo e durante la settimana”.

Tifosi - “Sappiamo di avere una tra le migliori tifoserie in Italia, la più “abbonata” della B probabilmente e  giocare al Tardini le prossime partite, deve diventare la nostra forza, anche perché i tifosi quando ci sostengono si sentono eccome”.

Ruolo – “Con l’assenza di Scozzarella, mi sono trovato a giocare al centro. Mi è sempre piaciuto, si è più dentro al gioco anche se si va meno dentro l’area con gli inserimenti che mi è sempre piaciuto fare”.

Carriera – “Ci credo nella promozione, in un bel finale di carriera. Non capita spesso di vincere un campionato, quindi, è troppo importante per tutti: tifosi, società, giocatori e mister anche”.