Mauri sulle voci di mercato: "Dalla Juventus non mi ha mai chiamato nessuno"

02.10.2014 17:00 di Giuseppe Emanuele Frisone   vedi letture
Mauri sulle voci di mercato: "Dalla Juventus non mi ha mai chiamato nessuno"

Continua la conferenza stampa di Josè Mauri, che passa a parlare del prossimo impegno in campionato dei crociati, i quali ospiteranno il Genoa di Gasperini, e dove il centrocampista potrebbe nuovamente trovare spazio dal 1' per la squalifica di Acquah: "Decide il mister, io non sono nessuno per dirgli che devo giocare. Sicuramente le mie prestazioni l'hanno messo in difficoltà, è quello che voglio, diciamo. Poi se devo andare in panchina non c'è problema, in fondo ho solo 18 anni".

Sei mai stato davvero emozionato? A vederti non sembra:
"Sono stato molto emozionato al primo allenamento in Prima Squadra. Questo poi è un gruppo fantastico, i ragazzi ti fanno sentire a tuo agio. Sono stati bravi gli altri a farmi sentire uno di loro, quindi...meglio così".

L'impressione è che con due mediani come te e Acquah, la squadra sembra più corta e il centrocampista davanti alla difesa riesca a esprimersi meglio:
"Io e Afriyie siamo due ignoranti (ride, ndr), corriamo dappertutto! Questo aiuta il regista, noi cerchiamo di recuperare palla e di allargarci, così il centrale ha più spazio. Cerchiamo di aiutare i nostri compagni, in particolare il mediano che è quello che fa girare meglio la palla".



Se ti chiama la Juventus, che fai?
"Rispondo! Scherzi a parte, sono cose che escono su internet, non mi ha mai chiamato nessuno".

E' vero che vieni dalla stessa zona di Juan Sebastian Veron?
"No no, da me non c'è nessuno (ride, ndr)".

Il tuo modello è Mascherano:
"Sì, io ho fatto sempre il mediano, mi piace per quello. Io vado più in attacco rispetto a lui, come faceva Marco Parolo l'anno scorso.

C'è chi pensa che Cerri debba tornare a Parma a gennaio. Tu cosa gli consiglieresti?
"Io non posso consigliargli, ha il suo agente e la sua famiglia per questo. Fosse per me aprirei il mercato subito e lo riporterei qui, perché è un amico".