Lucarelli: "Felice di aver continuato, ma questa è la mia ultima stagione. Noi nulla in meno delle big"

09.11.2017 12:46 di Vito Aulenti Twitter:    vedi letture
Lucarelli: "Felice di aver continuato, ma questa è la mia ultima stagione. Noi nulla in meno delle big"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Intercettato dai microfoni di ParmaPress24.it a margine della festa del Parma Club Dané, capitan Alessandro Lucarelli ha così parlato della sua lunga militanza tra le fila della squadra crociata: "Quando sono arrivato a Parma, non immaginavo di poter entrare nella storia di una società così importante e prestigiosa. C'è enorme soddisfazione per questo lungo percorso in maglia crociata, un cammino fatto di soddisfazioni, ma anche di qualche amarezza: tuttavia tutto si compensa con l'affetto che sto ricevendo dalla gente. Questa per me è la cosa più importante".

Quale è stata la gioia più grande?
"Ne potrei elencare diverse: dalla promozione in massima serie ai bei campionati in A, ma citerei anche la qualificazione in Europa League e la rinascita del club".

L'amarezza più grande, invece?
"Ovviamente quello che è successo tre anni fa, ci ha fatto del male. Però credo che proprio in quel momento si sia creato questo legame indissolubile tra me e i tifosi del Parma. Anche in una situazione brutta, è venuto fuori qualcosa di veramente bello".

Il record assoluto di presenze è quello di Apolloni. Se tu giocassi anche il prossimo anno...
"Questa è la mia ultima stagione, non riuscirò a superare il mister: lui ne ha giocate davvero tante, anche in coppa. Ma va bene così, dai: mi tengo stretto il record in campionato, che è già molto prestigioso".

Ti aspettavi di essere così protagonista anche in questa stagione?
"No, credo che nessuno si aspettasse che potessi essere ancora protagonista in questo modo. Io ho deciso di continuare perché sentivo ancora il fuoco dentro, sto ancora bene fisicamente. Se mi fossi accontentato di andare in panchina, avrei smesso. Non mi sono posto limiti, mi sono messo a disposizione. Ora mi sto togliendo delle soddisfazioni, perciò sono contento della scelta che ho fatto".

Ci sono delle analogie tra questo Parma e quello che risalì in A con Guidolin?
"Io credo che in quell'annata lì, il Parma era obiettivamente la squadra da battere, perché la rosa era di grandissimo livello. Quest'anno siamo competitivi, ce la possiamo giocare con le altre: non abbiamo nulla in meno di Empoli. Frosinone e Palermo, ma forse loro hanno qualcosina in più a livello strutturale, nel complesso di squadra. Sono convinto che ce la giocheremo fino alla fine con loro e altre 2-3 squadre".

Che partita ti aspetti col Cittadella?
"Difficilissima, forse una delle più difficili. Magari il nome 'Cittadella' non ti dà quegli stimoli che ti dà il nome di una squadra importante, ma sarebbe un errore madornale sottovalutare i veneti: sono una squadra organizzatissima, difficile da affrontare. Potrei paragonarla al Chievo Verona, tanto per intenderci. Dovremo andare lì con grande umiltà e pareggiare le loro caratteristiche: a quel punto, le nostre qualità, che credo siano maggiori, dovrebbero venire fuori".