Lucarelli: "Con gare così, ci copriamo di ridicolo. Può arrivare anche Mourinho, ma..."

17.02.2018 19:23 di Vito Aulenti Twitter:    vedi letture
Lucarelli: "Con gare così, ci copriamo di ridicolo. Può arrivare anche Mourinho, ma..."
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Intrattenutosi nella mixed zone del Castellani, capitan Alessandro Lucarelli ha così parlato dopo il 4-0 patito ad Empoli: "E' difficile spiegare una prestazione del genere. L'Empoli ha dimostrato di essere più forte di noi, ma c'è modo e modo di perdere: se oggi dovevamo dare una risposta, sicuramente non l'abbiamo fatto. Abbiamo preso tre gol in ripartenza contro una squadra che fa di queste caratteristiche la propria arma vincente. Bastava fare fallo sulle ripartenze, ma non lo abbiamo fatto: questo atteggiamento è sbagliato. A prescindere dalla tattica, nel calcio ci vogliono i coglioni: quella è la base di tutto. Ci vogliono fame e passione: se non abbiamo queste caratteristiche, può venire anche Mourinho ad allenarci ma non andiamo da nessuna parte. Questo non è per voler difendere il mister, ma in campo ci andiamo noi. Se diamo queste risposte in campo, una mano non gliela diamo. Io sono qua a prendermi le responsabilità per la gara di oggi, non ci sono alibi o scusanti. Se ognuno di noi non dà qualcosa in più, non andiamo da nessuna parte".

Per la prestazione vista oggi, forse non basterebbe neanche il cambio d'allenatore.
"No, non è quello il problema. La responsabilità è di tutti, però ad andare in campo siamo noi. Io non mi sento di dare addosso all'allenatore, perché lui è uno che lavora e ci mette il cuore, così come la proprietà. C'è tutto per poter fare un certo tipo di campionato: ci sono ancora molte partite, non dobbiamo alzare bandiera bianca. Dobbiamo rimetterci tutti in discussione: non abbiamo l'obbligo di vincere il campionato, ma abbiamo l'obbligo di provarci. Ora non lo stiamo facendo".

Come sta fisicamente la squadra?
"Fisicamente bene, ma ora la testa è un po' più pesante e diventa tutto più difficile. Dobbiamo aiutarci l'uno con l'altro: da soli non facciamo niente. Dobbiamo capire che le responsabilità sono nostre, non dobbiamo scaricarle su altri. Evidentemente ancora non lo abbiamo capito, nonostante ne avessimo parlato in settimana. Con prestazioni come quella odierna, ci copriamo di ridicolo".