Gazzola: "Tornare è un grande orgoglio. Parma la mia squadra del cuore, darò tutto"

18.01.2018 19:42 di Giuseppe Emanuele Frisone   vedi letture
Gazzola: "Tornare è un grande orgoglio. Parma la mia squadra del cuore, darò tutto"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

E' stato presentato poco fa Marcello Gazzola, parmense doc e nuovo terzino destro della formazione crociata. Di seguito, le sue dichiarazioni, pronunciate dal difensore in conferenza stampa: "Torno da Sassuolo, ho fatto il settore giovanile qui a Parma, solo annusando la prima squadra. Torno con grande orgoglio: direttore lo sa quanto ho voluto tornare qui, è andata a buon fine e sono orgoglioso, essendo di Borgotaro, in provincia di Parma. Per me è un motivo di grande orgoglio contribuire a riportare il Parma dove merita, dove è stato per tantissimi anni. Dovrò dare il doppio rispetto agli altri, il Parma è la mia squadra del cuore, per cui darò tutto".

Vieni da anni di Serie A e torni in una categoria diversa. Cambierà il tuo modo di giocare?
"Non penso cambierà granché. Non la vedo come un passaggio dalla A alla B, ma come un arrivo a Parma. E' una società che merita di stare in altre categorie. Non mi pesa la categoria, cercherò di dare il massimo e anche di più per riportare il Parma dove merita. Dove mi allenavo nelle giovanili? Ai miei tempi ci allenavamo in Cittadella, poi a San Pancrazio, e poi appena è stato fatto il Centro, negli Allievi Nazionali mi allenavo a Collecchio".

Chi conoscevi di questo gruppo?
"Personalmente nessuno, bene o male conosco tutti per averci giocato contro. Lo staff lo conoscevo perché ho avuto alcuni di loro a Sassuolo, come mister Tarozzi e Piccioni, e il preparatore dei portieri. So come lavorano dal punto di vista atletico. Non ho mai avuto mister D'Aversa, ma abbiamo iniziato a capirci in questi giorni sulla fase difensiva e offensiva. Andrà sempre meglio".

Come disposizione tattica il Parma somiglia al Sassuolo:
"Sì, entrambe giocano con il 4-3-3, non ci sono grossi cambiamenti sotto il profilo del gioco rispetto a Sassuolo".

Che impressioni hai avuto dal tuo ritorno?
"E' stata un'emozione forte. Quando ero nelle giovanili mi allenavo qui, per cui rivedere gli stessi posti, gli spogliatoi, i campi dove sono cresciuto calcisticamente, è stato emozionante. Certo, quest'emozione va messa da parte perché incombe una partita fondamentale, sabato con la Cremonese, e c'è poco spazio per le emozioni".

Che idea ti sei fatto del campionato?
"Sì, ho seguito il campionato, è un torneo lungo che ho già giocato e vinto con il Sassuolo, fortunatamente senza passare dai playoff. E' un campionato lungo e difficile, basta poco per ritrovarsi in testa e poi perdere posizioni e trovarsi costretto a giocare i playoff. Bisogna avere la testa giusta senza mai mollare, fino all'ultimo, cercando di ottenere il massimo da ciascuna partita, pensando gara per gara".