Ferrari: "Allenatore e ds sono questi, chi non ne è convinto lo dica. Azzerare ogni tipo di alibi"

24.04.2017 23:44 di Nico D'Agostino   vedi letture
Ferrari: "Allenatore e ds sono questi, chi non ne è convinto lo dica. Azzerare ogni tipo di alibi"
© foto di ParmaLive.com

Dopo il crollo verticale delle ultime tre partite e l'ennesima umiliazione interna, il vicepresidente del Parma Marco Ferrari ha affrontato la stampa in conferenza nel dopo gara contro il Sudtirol. Ecco le sue forti e chiare parole: “Io non amo tantissimo le conferenze stampa ma quando la società ci deve mettere la faccia lo si deve fare, anche se sta succedendo troppo spesso. Chiedere scusa è stucchevole a volte, ma se ti chiami Parma e perdi 4-5 partite consecutive non sbagli mai se chiedi scusa al tuo pubblico che nonostante un brutto primo tempo, ci ha sostenuto al primo passaggio buono del secondo tempo. Dopo la migliore prestazione dell'anno col Padova, si è crollati e ci si accorge che il calcio è complicato. Dal punto di vista delle analisi tecniche, tattiche e motivazionali, ne parlerà il mister. Noi come proprietà quello che possiamo fare è limitare le variabili e fare chiarezza: abbiamo fatto delle scelte tecniche prendendo D'Aversa e Faggiano e le seguiremo fino alla fine. Abbiamo un mister ed un ds e sono questi, se qualcuno non è d'accordo lo manifesti così evitiamo che ci sia gente non convinta nel lavoro e nella partite. Mi sento anche di chiedere ai tifosi di starci vicino, tra due settimane avremo un derby importante e che dobbiamo vincere. Può essere provinciale pensare solo ad una partita ma all'obiettivo play-off ci penseremo dopo, non voglio pensare ad un clima di scollamento tra i tifosi e la squadra proprio nel derby, anche se non sta meritando l'affetto dei propri tifosi ai quali chiedo di essere generosi”.

Per la prima volta i tifosi si sono espressi sul caso scommesse con lo striscione iniziale.
“La reazione del capitano e delle indagini che finora non hanno dimostrato nulla, mi fa credere al cento per cento alle parole espresse dalla squadra in conferenza. Non sono complottista, ma dico che forse è facile dire che se uno ha sbagliato deve essere punito e se invece no, mi fido di te. A volte bisogna fidarsi a prescindere, lo spogliatoio è compatto in questo senso, non dobbiamo cercare alibi perchè il calcio ne fornisce già troppi, la squadra li deve azzerare. Lo stato mentale ha sicuramente risentito di tutto ciò, ma non deve essere un alibi perchè la squadra non può giocare in questo modo”.

C'è fiducia nell'impegno dei giocatori?
"La squadra non manca mai di impegno, ma è il campo che deve dimostrarlo, anche se spesso non è facile giocare in certe condizioni mentali, ma chi fa questo di mestiere deve saper gestire questo tipo di pressioni”.

La puntualizzazione sullo staff è dovuta a qualche sentore particolare?
“No, ma vogliamo solo ribadire la fiducia in queste persone che vediamo lavorare tutti i giorni e che rappresentano le scelte che abbiamo fatto. Il calcio si gioca con le gambe e con la testa, la vicenda Ancona può aver inciso perché la squadra è sembrata in bambola, ma i professionisti devono superare questi momenti. Non voglio alibi e non voglio uscire dai play-off facendo questo tipo di figure barbine”.

Quale la ricetta per uscirne?
“Fare chiarezza sui ruoli come già detto e siccome sono un tifoso, stasera mi vergognerei ma non posso fare a meno di chiedere lo stesso un sostegno per il bene della squadra”.