Donadoni sul futuro del club: "Se rinunciare a qualcosa significa salvarlo, allora va fatto"

Il tecnico del Parma, Roberto Donadoni, si è soffermato durante la conferenza anche sui temi principali riguardanti l'evoluzione della situazione societaria del club: "L'obiettivo è adadare avanti fino al 31, con la speranza che qualcuno si faccia avanti per dare un futuro al Parma, ma noi siamo ancora nella stessa situazione, ci aggrappiamo alla piccola speranza che c’è. Abbiamo fatto lo stesso con Taci, con Manenti, fino a quando i fatti non ci hanno dimostrato cosa volessero l'uno e l'altro. I sacrifici è indubbio che sono stati fatti, da parte di tutti i ragazzi soprattutto, dalla gente dello staff, dai medici, dai fisioterapisti, e quindi se c’è un piccolo spiraglio per costruire qualcosa va fatto". 

Come sarà possibile convincere i giocatori che non sono a Parma a rinunciare agli emolumenti?
"Se c’è qualcuno che ha già smesso di giocare e deve prendere soldi dal Parma magari no, ma se qualcuno ha ancora la possibilità di dimostrare il proprio valore sul campo penso che debba ragionare sul futuro del club e sul proprio. E’ chiaro che non posso scegliere io per loro, ognuno decide per sè, però non c’è altra soluzione. Se rinunciamo tutti a qualcosa e salviamo il club, credo che sia giusto farlo”.