Donadoni a Mediaset: "Poco da recriminare. Livaja? Domani e il 15 febbraio passaggi cruciali per la società"

01.02.2015 23:13 di  Giuseppe Emanuele Frisone   vedi letture
Alberto Benaglia/ParmaLive.com
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Costretto a commentare l'ennesima sconfitta del suo Parma in campionato, l'allenatore dei ducali Roberto Donadoni si è così espresso ai microfoni di SportMediaset: "E' un momento in cui paghiamo qualche ingenuità di troppo, forse abbiamo anche accusato delle difficoltà dal punto di vista fisico. Purtroppo abbiamo anche concesso due gol in maniera troppo facile. Nel primo tempo abbiamo anche avuto tre o quattro occasioni buone, dovevamo essere più bravi ad approfittarne, ma non ci siamo riusciti. Poi loro sono una squadra con grandi giocatori, e la giocata fa la differenza a questi livelli. Posso recriminare poco, i ragazzi stanno raschiando il barile e ce la mettono tutta; anche la fortuna non è dalla nostra parte, basti vedere con il Cesena, anche dal punto di vista degli episodi arbitrali. L'unica cosa che possiamo fare è guardare avanti e lottare".

Finalmente, se non altro, da domani il Parma avrà un attaccante, ovvero Livaja:
"Livaja? Finché non vedo ormai non ci credo. Mi auguro solo che la proprietà prenda in mano la situazione, domani è un passaggio cruciale, un altro passaggio fondamentale sarà il 15 febbraio. Domani si capirà se la società avrà l'intenzione di provare almeno a recuperare; può servire anche a stimolare la squadra a fare meglio e salvare la stagione".



Oggi il presidente Kodra non c'era, e nemmeno Leonardi:
"Oggi Leonardi non c'era per motivi di salute, però c'era il direttore tecnico Preiti. Il presidente Kodra rientrava oggi, probabilmente non ha fatto in tempo perché prima della gara non l'ho visto".

In settimana un ex giocatore del Parma le ha detto qualcosa di poco carino...
"Io non ho nulla da dire, personalmente se devo dire qualcosa a qualcuno lo faccio di persona, il resto sono chiacchiere inutili che non serve rivangare. Quando uno cerca di giustificare qualcosa andando a colpevolizzare gli altri si dimostra un perdente, e io non voglio essere così. Adesso c'è molto da fare e poco da dire: le parole sono finite".