Dimarco: "José Mauri mi ha parlato bene di Parma. Voglio dimostrare il mio valore e mantenere la categoria"

08.08.2018 15:19 di  Giuseppe Emanuele Frisone   vedi letture
Dimarco: "José Mauri mi ha parlato bene di Parma. Voglio dimostrare il mio valore e mantenere la categoria"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Prime parole da calciatore crociato per Federico Dimarco, che già da tempo si allena con il Parma, ma che è stato ufficializzato soltanto ieri: "Sono molto contento di essere qua, è una piazza importante, che è ripartita nel modo giusto con tre promozioni di fila. Ora siamo concentrati e ci stiamo allenando per preparare al meglio la Coppa Italia".

Qualcuno ti ha consigliato di venire a Parma?
"Ho giocato a Empoli con José Mauri e mi ha parlato molto bene di Parma, per lui questa è stata una rampa di lancio e speriamo lo sia anche per me. Penso a lavorare, sono un giovane, voglio dimostrare il mio valore, mantenere la categoria dando il mio contributo alla salvezza del Parma".

Tu calci anche le punizioni...
"Per adesso lasciamo calciare Stulac, che è molto bravo, ma ovviamente spero di dare il mio contributo anche da quel punto di vista”.

La Coppa Italia può essere una vetrina importante per voi:
"Sì, può anche essere un’occasione per chi gioca meno per dimostrare al mister di potersi ritagliare uno spazio. Noi ci stiamo allenando bene, l'allenatore ci sta aiutando molto: domenica faremo la nostra partita. Noi pensiamo a lavorare, poi i risultati vengono da sé. Le vittorie nelle amichevoli contano fino a un certo punto, poi sono le gare come quelle di domenica in Coppa Italia a pesare di più. Il numero di maglia? Visto che lo scorso anno nessuno aveva il 3 potrei indossare quello”.

Qual è la tua posizione in campo?
"All’Inter quando ero piccolo giocavo esterno, poi facendo tutta la trafila sono passato a terzino: da quando di anno in anno mi hanno spostato indietro sono migliorato molto. Il mio obiettivo personale è progredire sotto tutti gli aspetti, sia quello offensivo che difensivo, ma anche tattico".

Hai un modello per il tuo ruolo?
"Non ne ho uno in particolare, prendo spunto da tanti giocatori. Il più bravo nel mio ruolo penso sia Marcelo. Qui abbiamo giocatori come Gobbi o Bruno Alves, gente esperta che da molti anni gioca nei massimi campionati: noi giovani da loro possiamo solamente imparare".