D'Aversa sulla tragedia in Abruzzo: "Situazione drammatica, sono vicino alle persone coinvolte"

21.01.2017 14:39 di Giuseppe Emanuele Frisone   vedi letture
D'Aversa sulla tragedia in Abruzzo: "Situazione drammatica, sono vicino alle persone coinvolte"
© foto di Alberto Porti/ParmaLive.com

Nella parte finale dell'appuntamento stampa alla vigilia del match con il Santarcangelo, l'allenatore del Parma, Roberto D'Aversa, ha risposto ai giornalisti sulle liste calciatori a fine mercato e a proposito degli equilibri tattici della squadra, chiudendo con un pensiero sulla tragedia dell'hotel Rigopiano. Queste le sue parole: "La lista calciatori? Il problema della lista, con tutti gli infortunati, non sussiste. Oggi non posso pensare a chi verrà messo fuori lista a febbraio. Non è una problematica che ci siamo posti, visti i tanti infortuni. Se io fossi un giocatore infortunato, sarei il primo a dire "mettetemi fuori lista", tanto poi c'è tempo".

E' più facile vedere un 4-4-2 che diventa un 3-5-2?
"Vediamo, giocheremo contro un 3-5-2 ma bisogna sempre sfruttare le caratteristiche dei nostri giocatori, quello che mi preme è portare a casa il risultato con la determinazione dimostrata prima della sosta".

C'è il rischio che qualche equilibrio venga meno dopo i tanti nuovi arrivi?
"Credo che lì dove ragionamo su un obiettivo comune, possiamo anche superare il fatto di giocare qualche minuto in meno. La società lavora per il raggiungimento di un obiettivo, per la carriera di un calciatore conta molto di più l'obiettivo di squadra piuttosto che un traguardo personale. I nuovi sono importanti, ma lo sono anche i giocatori che avevo a disposizione prima: poi non è detto che i nuovi arrivi debbano giocare per forza".

Chiusura di D'Aversa su quanto accaduto all'Hotel Rigopiano, in Abruzzo: "C'erano persone che conoscevo, due sono salve. Volevo fare i complimenti a chi si sta adoperando per salvare vite umane, è una situazione davvero drammatica e vedere persone che lavorano con quella passione per salvare vite è una cosa che ci rende orgogliosi di essere italiani. A prescindere dalla felicità di sentire i familiari più sereni e il dolore di chi ha perso i cari, sono vicino a quelle persone".