D'Aversa sulla squalifica: "Due giornate sono troppe, ma ho fiducia nel mio staff"

Nella prima parte della conferenza pre-partita, l'allenatore del Parma Roberto D'Aversa si è dilungato su un commento sulla sua squalifica e sul fatto che non potrà assistere al match con il Mantova dalla panchina come al solito. Queste le sue parole: "E' la prima volta che da allenatore guardo una gara dalla tribuna, e di questo sono dispiaciuto. Quando me l'hanno comunicato pensavo stessero scherzando. L'arbitro nella gara con il Forlì aveva arbitrato bene, a parte gli ultimi minuti. Credo che a volte si debba capire alcuni momenti di tensione, ma due giornate di squalifica sono troppe. Ho sempre portato il massimo rispetto agli arbitri. La ritengo una decisione eccessiva".

Così non andrai in panchina, pensi di comunicare con il tuo secondo?
"Sono tranquillo, ho fiducia nei miei collaboratori e nella squadra: ho dei ragazzi responsabili. Cercherò di fare degli accorgimenti comunque, ma sono abbastanza tranquillo".

E invece in panchina andrà il tuo vice Tarozzi. Che tipo è?
"Nel calcio di oggi preferisco parlare di staff, parlare di "secondo" è riduttivo. Ascolto tutti i miei collaboratori. Ci sono tanti giocatori, la collaborazione con lo staff è importante. Tarozzi è un po' diverso caratterialmente rispetto a me, ma è un bene perché così ci compensiamo. Io magari sono un po' deciso, però da un punto di vista comportamentale lui è più mite. Per lui è una buona occasione, mi auguro vada tutto liscio".

Ti è mai capitato di fare partite con l'allenatore squalificato, da giocatore? Cambia qualcosa?
"Non a memoria d'uomo, al momento non ricordo che mi sia capitato. Dal mio punto di vista però cambia poco. C'è comunque una condivisione nella preparazione della partita in settimana. Possono esserci degli accorgimenti come ho detto, ma la partita si prepara in settimana".