D'Aversa: "Niente distinzioni tra nuovi e vecchi, il merito delle vittorie è di tutti. Ora non ci culliamo"

29.10.2017 18:54 di  Vito Aulenti  Twitter:    vedi letture
D'Aversa: "Niente distinzioni tra nuovi e vecchi, il merito delle vittorie è di tutti. Ora non ci culliamo"

Intrattenutosi nella sala stampa del Tardini, il tecnico crociato Roberto D'Aversa ha così analizzato il successo sull'Avellino: "Credo che l'interpretazione di queste partite sia stata ottima. Sotto l'aspetto difensivo, i ragazzi hanno lavorato in maniera eccelsa, ma c'è ancora da migliorare: bisogna chiudere prima gli incontri, anche oggi avremmo potuto far meglio negli ultimi venti metri. Tuttavia penso che, sia per quanto riguarda il gioco che i risultati, non avrei potuto chiedere di più".

Come sta Gagliolo?
"Ha sentito tirare al polpaccio. Domani farà gli esami e vedremo".

Munari, Scozzarella e Scavone giocano meglio in B che in C.
"Questo lo avevamo detto anche l'anno scorso. Questi giocatori, in Lega Pro, fanno fatica perché affrontano squadre che badano più a difendere che ad attaccare. In B, invece, ci fanno giocare un po' di più e vengono fuori le loro qualità. Loro poi sono arrivati a gennaio, non era facile ambientarsi in un campionato così diverso".

Oggi c'erano in campo 8/11 della squadra che ha vinto in C.
"Quando si parla di Parma, lo si fa quasi esclusivamente concentrandosi sul mercato. Credo però che i meriti siano da suddividere tra tutti, non bisogna fare distinzioni tra nuovi e vecchi. Non mi piace parlare di mercato, e non perché non sia stato un mercato importante. Ci mancherebbe altro. Però la forza del Parma è rappresentata dalla squadra, a prescindere da chi è qui dall'inizio e da chi arriva dopo".

Ora siete a -1 dalla vetta. Come vedi il futuro?
"Il campionato di B non ti permette di sederti né di pensare di essere diventato bravo. Qui si può vincere e perdere con chiunque. Questi risultati devono farci affrontare il lavoro settimanale con più entusiasmo e più convinzione, le tre vittorie di fila sono solo un punto di partenza. Dobbiamo pensare partita per partita, alla fine vedremo in che posizione di classifica saremo".

Mi sembra che sia la prima volta che confermi lo stesso undici per due gare di fila.
"Sinceramente mi trovi impreparato su questa domanda, però credo che, per quello che si è fatto a Foggia, era giusto confermare lo stesso undici anche oggi. La squadra ha dimostrato forza sotto tutti i punti di vista".

Fino a 4 giornate fa, si parlava del tuo possibile esonero. C'è un po' di rivalsa dopo queste 3 vittorie consecutive?
"No, assolutamente. Nel momento in cui uno decide di fare l'allenatore, sa che può diventare oggetto di critiche. Se per trovare compattezza, si vogliono addossare le colpe sull'allenatore, per me va bene. L'importante è che i ragazzi siano supportati, e che vadano in campo in maniera serena per cercare di portare a casa il risultato. E' chiaro che a volte si è andati oltre la critica e ci sia stata una mancanza di rispetto nei confronti della mia persona. Ma io devo pensare a lavorare: so che la piazza è esigente, ma bisogna prendersi tutto il pacchetto".

Oggi avete vinto senza rischiare quasi mai.
"E' normale che ottenere risultati ti porta maggiore convinzione. Se si vanno ad analizzare tutte le partite, in casa si è fatto quasi sempre abbastanza bene. Spero che le situazioni negative ci siano servite da lezione, dobbiamo affrontare le partite interne sempre con l'equilibrio di oggi".

Mazzocchi sembra molto più umile, sta dando delle grandi risposte.
"Da quando sono arrivato, lui ha sempre dato il 200%. Andava disciplinato, perché spesso e volentieri si intestardiva portando palla. A volte dovrebbe scaricare e sfruttare la sua velocità. Pasquale è uno di quei giocatori che ogni allenatore vorrebbe avere a disposizione, perché si allena sempre al meglio, ha un atteggiamento positivo. E' sempre cazzuto, sia in partita che in allenamento".