D'Aversa: "Mancano personalità e serenità. Addio B se affrontiamo i playoff con questo atteggiamento"

25.04.2017 00:06 di  Vito Aulenti  Twitter:    vedi letture
D'Aversa: "Mancano personalità e serenità. Addio B se affrontiamo i playoff con questo atteggiamento"
© foto di Alberto Porti/ParmaLive.com

Intervenuto in conferenza stampa, mister Roberto D'Aversa ha così analizzato il ko subito dalla sua squadra contro il Sudtirol: "In questo momento stiamo mostrando dei limiti, abbiamo perso la partita per un gol nato da un rinvio del portiere. Alla prima difficoltà, ci facciamo influenzare da qualche mugugno e cambiamo atteggiamento, abbiamo paura di giocare. Se affrontiamo i playoff con questo atteggiamento, difficilmente raggiungeremo il nostro obiettivo".

Cosa pensa un allenatore dopo una prestazione del genere?
"In questo momento non abbiamo la personalità per affrontare le partite, affrettiamo sempre la giocata. Mi preoccupa questo in chiave playoff. Ad oggi facciamo più fatica in casa, non posso negarlo, anche se c'è la volontà di far bene. Ci sono dei limiti da cancellare se vogliamo raggiungere l'obiettivo. E' giusto non essere contenti per gli ultimi risultati, ma guardiamo l'aspetto positivo: siamo ancora secondi. Da domani dobbiamo parlare meno e lavorare di più, pensando al nostro obiettivo, con la massima volontà. Al momento non stiamo facendo il massimo, il campionato non si vince coi nomi, ma col giusto atteggiamento. Bisogna avere fame, non possiamo raggiungere l'obiettivo se non ci proviamo. Abbiamo dei giocatori importanti di categoria superiore, ma bisogna dimostrarlo in campo".

Il Parma non segna da tre partite:
"Oggi abbiamo avuto quattro occasioni da gol, ma non le abbiamo sfruttate. Loro hanno tirato una volta e hanno segnato. E' un nostro limite al momento".

Non crede che la squadra si sia un po' adagiata sui complimenti ricevuti prima delle tre sconfitte?
"Il rischio di essere presuntuosi c'è, però prima ho detto che vorrei più personalità, quindi non penso che il problema sia la presunzione. Purtroppo al momento non scendiamo in campo in maniera serena. Non vorrei che la squadra abbia pensato di aver già ottenuto il secondo posto dopo Padova, dobbiamo fare qualcosa in più se vogliamo la B".

Quanto sta influendo sulla testa dei giocatori la vicenda relativa a Parma-Ancona?
"Quella vicenda è stata chiusa. Come ho detto più volte, per raggiungere l'obiettivo, tutte le componenti devono essere unite, compresa la stampa. Mi dispiace che continui questa polemica proprio a Parma, nonostante ci siano degli organi che controllano tutto. Si è partiti da un discorso di flusso anomalo di scommesse, per poi arrivare a dire addirittura che qualche giocatore ha fatto delle combine. Sono due discorsi completamente diversi. Per noi il discorso è già chiuso, non possiamo crearci alibi. Preferisco prendermi le mie responsabilità e migliorare il mio lavoro. La contestazione del pubblico ci sta, la rispetto, però la compattezza non deve venire meno. Michele Canini è stato costretto ad andar via a gennaio, perché ha sofferto i mugugni. Ci sono giocatori di una certa caratura, ed altri di un'altra caratura. E' chiaro che nessuno è contento, però ci vuole un certo equilibrio".

Il vicepresidente ha detto che chi non crede nell'operato di mister e ds, può farsi da parte. Lei si aspetta che qualcuno si faccia da parte?
"Non posso pensare che qualcuno si possa tirare indietro in questo momento. A me piacerebbe scrivere una pagina della storia del Parma, abbiamo una grossa opportunità. Noi ci dobbiamo ritenere fortunati, e quindi dobbiamo far di tutto per raggiungere l'obiettivo. Non è che detto che ci riusciremo, però dobbiamo fare di tutto per far sì che ciò avvenga".

Dalla squadra arrivano segnali di confusione. C'è tempo per riaddrizzare la situazione?
"Può darsi ci sia un po' di depressione sportiva, magari c'è meno autostima e cominciano i pensieri negativi".

Come si ritrova la personalità?
"Cercando di lavorare di più in settimana. La miglior medicina nel calcio è la vittoria, dobbiamo cercare di tornare quelli di tre settimane fa. Non posso pensare che gli errori commessi stasera siano quelli dei giocatori che ho a disposizione".

Ha mai pensato di cambiare qualcosa a livello tattico?
"Tre settimane fa sono stato criticato per un cambio tattico, oggi per non aver cambiato il modulo. Gli avversari stanno dimostrando di avere più voglia di noi. Lei dice che siamo privi di idee, io invece dico che siamo troppo frettolosi e poco lucidi. Quello che c'è da recuperare è la cattiveria, dobbiamo tornare quelli di prima: il sistema di gioco non c'entra".

La squadra non è più affamata?
"In questo momento non interpretiamo la gara con la stessa intensità di prima. Quando gli avversari vincono con un solo tiro in porta, significa che ci hanno messo più volontà".

L'imprecisione e la lentezza nella manovra nascono dalla testa?
"Finché c'è la circolazione di palla va bene, il problema è il lancio lungo affrettato, che non ha senso e non porta alcun vantaggio".