D'Aversa: "Il nostro organico non è del tutto completo. E dobbiamo evitare di sentirci appagati"

20.01.2017 11:36 di  Sebastian Donzella   vedi letture
D'Aversa: "Il nostro organico non è del tutto completo. E dobbiamo evitare di sentirci appagati"
© foto di Alberto Porti/ParmaLive.com

Il tecnico ducale Roberto D'Aversa è stata la lieta sorpresa alle assemblee di Parma Partecipazioni Calcistiche. Il mister crociato è intervenuto al termine dei due incontri tenutisi ieri sera all’Hotel Parma e Congressi, rispondendo con molta attenzione alle domande poste dai soci di PPC, ai quali ha rivolto all'inizio il seguente ringraziamento, ripreso dall'ufficio stampa gialloblù: "Questa manifestazione è importante: come ho già detto in occasione della mia presentazione è mia fortuna e mio orgoglio esser venuto ad allenare una squadra come il Parma dove la tifoseria fa parte di un progetto. Per il raggiungimento dell’obiettivo è importante che tutti noi remiamo dalla stessa parte: se noi riuscissimo a mettere la passione ed il senso di appartenenza che voi tutti state dimostrando in questo anno e mezzo, credo che potremo cavarci delle soddisfazioni. E questa, per noi, deve essere una spinta ulteriore per far sì che alla fine raggiungiamo il nostro obiettivo che tutti quanti noi ci siamo prefissati. E’ una cosa unica in Italia: per noi deve essere un vantaggio e per voi un motivo di grande orgoglio".

Poi è tempo di pensare al campo e a come si sono allenati i crociati in questo primo scorcio di 2017: "La nostra intenzione è quella di cercare di continuare quello che di buono abbiamo fatto in questo mese e mezzo. La sosta? Per come stavano andando le cose, forse era meglio continuare, però devo dire che i ragazzi, per l’intensità di quel mese, credo che avessero bisogno di staccare. Da quando siamo arrivati noi c’è stato un cambiamento: i ragazzi hanno spinto, sprecando energie soprattutto mentali, e fisiche, per cui la pausa gli è servita. Quello che mi potrebbe preoccupare è se subentrasse un senso di appagamento che non ci deve essere, però vedendo i ragazzi, per come si allenano, vi posso garantire che non è così, anche se poi è chiaro che sono i risultati che sono la lettura di tutto e fanno pendere il giudizio da una parte e dall’altra, perché spesso tutto è legato al risultato. Ma le vittorie non arrivano per caso: la vittoria arriva dopo il lavoro settimanale, dopo il lavoro quotidiano. La partita è la conseguenza del lavoro settimanale e finché i ragazzi hanno durante la settimana questo atteggiamento dormo un po’ più sereno; dormo si fa per dire, perché l’allenatore non dorme mai sereno. Più che altro perché non dorme…".

Spazio anche al mercato: "In questo momento il nostro organico non è del tutto completo, ma la società sta lavorando con il massimo impegno e sono più che soddisfatto. E’ chiaro che a volte uno mette delle priorità che magari il mercato non ti permette di accontentare immediatamente, ma sono sereno perché il direttore con la proprietà sta lavorando bene. L’inserimento dei nuovi non sarà un problema: a parte Edera che magari ha giocato meno, Munari è subentrato anche nel corso dell’ultima partita ed è un giocatore importante. Il fattore psicologico è quello che conta di più: lì dove ci sono dei giocatori che stanno facendo di tutto per venire qui a Parma, il fattore fisico va in secondo piano e tutto è più agevolato. Quello che ci preme di più, al di là del giocatore, è di non sbagliare la valutazione dell’uomo, che è la cosa più importante e condividere il progetto Parma. Se un giocatore fa di tutto per venire a Parma dalla serie A, direi che è un ottimo punto di partenza".

Impossibile, infine, non parlare del derby, anche se è passato un mese dalla vittoria per 2-0 a Reggio Emilia: "Quando si affronta una partita così importante, sotto l’aspetto mentale l’allenatore deve fare poco, anzi, deve cercare di tenerli un po’ frenati, perché il rischio è quello di arrivare il giorno della partita dopo aver sprecato molte energie nervose. Lo dimostra il fatto che tre o quattro hanno finito con i crampi, ma non per una condizione fisica precaria, assolutamente no, ma per un consumo energetico, perché il derby, voi lo sapete meglio di me, i ragazzi, sin dal ritiro del campionato scorso non facevano altro che sentir parlare di questa partita. E sono stati bravi perché l’hanno interpretata nel migliore dei modi, sia sotto l’aspetto del gioco, soprattutto nel primo tempo, che dell’atteggiamento: hanno voluto di più la vittoria rispetto alla squadra avversaria. Tra l’altro in un momento di difficoltà, perché due giocatori hanno fatto di tutto per esserci, recuperando da infortuni: quindi merito a loro perché hanno interpretato la partita con il massimo impegno".