Crespo: “Il Parma è qualcosa di sentimentale. Ancelotti? Mi chiese di seguirlo al Real”

20.04.2015 14:05 di Michele Bugari Twitter:    vedi letture
Alberto Benaglia/ParmaLive.com
Alberto Benaglia/ParmaLive.com
© foto di ParmaLive.com

L’allenatore della Primavera crociata, Hernan Crespo, alle prese con le ultime partite di campionato dei giovani crociati, ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano sportivo spagnolo Marca: “Non ho mai avuto occasione di giocare in Spagna, sebbene i miei nonni fossero spagnoli. Ma c’è un momento in cui ti rendi conto, per ragioni di età, che hai più affinità con gli allenatori che con i tuoi compagni di squadra. E anche il fisico te lo dice. Sono comunque orgoglioso di tutto quello che ho fatto e la passione è ancora intatta. Ho deciso di studiare, sapendo che il punto di vista era cambiato. Andai a vedere Mourinho, Ancelotti, Simeone. Le squadre hanno bisogno di grandi idee, di sviluppare i giocatori in maniera individuale e collettiva, con disciplina. Quando era al PSG Ancelotti mi propose anche di fargli da secondo al Real Madrid, forse perché ci conosciamo o forse perché vide qualcosa di diverso in me, ma il club poi scelse Zidane e io capii. Se sapevo già di voler fare l’allenatore? Per le mie caratteristiche dovevo studiare il gioco, non ero il più rapido, quello che calciava più forte o meglio.

Per questo avevo bisogno di arrivare prima del difensore e questa necessità mi ha portato a prestare sempre attenzione alla tattica e alla strategia. Il Parma? È qualcosa di sentimentale. La situazione attuale è molto difficile e dolorosa. Mi sono votato completamente al mio lavoro e ho visto alcuni dei miei ragazzi debuttare in nazionale o arrivare in Prima Squadra. Stiamo sviluppando giocatori e stiamo riuscendo a essere competitivi in una situazione difficilissima per il club. Decidere di non giocare è stata una decisione dolorosa, visto che siamo sul punto di scomparire. Ma o piangiamo o ci mettiamo a lavorare e a cercare un’opportunità. Il calcio italiano ha bisogno di un cambiamento radicale, di fare qualcosa. Io amo il calcio e per questo sto lavorando duro”.