Calaiò: "Vittoria che ci dà morale e certezze. Il gol? Sono pazzerello, non ci ho pensato due volte"

07.02.2017 14:14 di Redazione ParmaLive Twitter:    vedi letture
Calaiò: "Vittoria che ci dà morale e certezze. Il gol? Sono pazzerello, non ci ho pensato due volte"
© foto di Alberto Porti/ParmaLive.com

Protagonista oggi dell'intervento stampa, il centravanti ducale Emanuele Calaiò ha parlato così della rete che ha permesso ai crociati di vincere la fondamentale sfida contro il Pordenone. Un gol che per l'Arciere significa tanto, il 160° tra i professionisti: "Sono numeri importanti ma solo finché la squadra vince. Per i tifosi e per noi qualche sofferenza in meno è meglio, ma allo stesso tempo è sempre bello vincere le partite così e significa che è una squadra con carattere e voglia. Sinceramente dopo il furto di Venezia pareggiare o perdere come quella di domenica sarebbe stato davvero brutto. L'atteggiamento è la cosa più importante, siamo strafelici perché la vittoria ci dà morale. Può essere un crocevia una partita vinta così, ma ci sono tante tante partite ancora ed è presto per dirlo, anche se è necessario dire che nel girone di ritorno dobbiamo fare più punti rispetto a quello d'andata. Il tempo passa e serve accelerare, specie ora che siamo in buona condizione. Domenica è stata una bella soddisfazione per tutti, sono momenti che dobbiamo portarci fino a fine anno".

Cosa passa per la testa di un giocatore che al 92' tenta quel numero?
"Quella palla l'ho annusata, l'ho sognata. In quel momento, sapendo che è un colpo che io nel mio repertorio, non mi sembrava vero. Io sono un po' pazzerello, faccio le cose che mi vengono e mi piacciono quelle difficili, non ci ho pensato due volte".

Quanto conta l'impronta che il mister vi ha dato in questi due mesi?
"E' stato bravissimo a gestire la squadra e migliorare le lacune in campo e mentali. Non eravamo sereni, ma era dall'inizio stagione che avevo detto che coi nomi non saremmo arrivati da nessuna parte. Serve l'ignoranza giusta, in questo momento si vince perché pareggiano l'intensità e la decisione, in quel momento vengono fuori le nostre qualità. E' un campionato strano dove l'Ancona all'89' prende un gol assurdo e perde col Venezia. La squadra ora è arrivata ad una maturità davvero importante. Non è facile avere sei o sette undicesimi rispetto a un mese fa, tutti sono stati bravi a farli inserire e loro ad ambientarsi. Il festeggiamento del 3-2 che si è visto domenica racchiude il gruppo che c'è qui a Parma".

Il gruppo dovrà essere bravo a mantenere certi equilibri nonostante i tanti cambi nell'undici titolare. 
"Non è facile stare fuori allenandosi bene, il Parma ha una rosa ampia e sono arrivati giocatori importanti, la forza della squadra deve essere il gruppo. Chi non gioca deve mettere in squadra un clima di competizione capace di far rendere tutti. Il mister non guarda in faccia a nessuno. Nunzella e Mazzocchi sono entrati benissimo in partita dalla panchina e non era scontato".

Tuo fratello ha detto che potresti chiudere la carriera a Parma: è così?
"Sono venuto qui con l'idea di sposare un progetto importante, ho firmato un triennale con una società gloriosa e in una città importante. Non potrei chiedere di meglio, anche se la mia felicità non deriva dall'essere l'idolo della settimana: il gol per me conta relativamente, se la squadra vince con doppietta di Frattali a me va bene così. A 34 anni credo di non dover dimostrare nulla a nessuno, voglio solo portare la mia esperienza a disposizione della squadra. Sono felice di aver dato una gioia al tifo e al gruppo, perché dobbiamo credere al primo posto fino alla fine".

La tua maglia di domenica verrà esibita nel posto d'onore del nuovo museo ducale per alcuni giorni.
"Per me è un onore vedere la mia maglia in questo museo straordinario, che mi porterò dentro fino alla fine della mia carriera".