Baraye: "Ora gioco dove rendo meglio. Amo Parma e sogno la scalata fino alla serie A"

13.02.2017 21:52 di  Nico D'Agostino   vedi letture
Baraye: "Ora gioco dove rendo meglio. Amo Parma e sogno la scalata fino alla serie A"
© foto di ParmaLive.com

Intervenuto nella trasmissione 'Bar Sport' di TvParma, il numero dieci del Parma Yves Baraye ha così espresso il suo pensiero sul momento della squadra e suo personale: “Forse è i mio miglior momento da quando sono qui, anche perché la squadra sta vincendo e speriamo di vincere il campionato. Sto provando a dare il massimo in campo come mi chiede il mister per aiutare i miei compagni. Ora sono più libero in campo e faccio quello che so fare meglio. Col Pordenone avevo il compito di svariare e mi sono spostato su tutto il fronte d'attacco. Tra serie D e Lega Pro sono cambiate tante cose e da mezzala avevo dei limiti perché dovevo pensare a tante cose in campo anche dal punto di vista tattico, ma ora sono più vicino alla porta e sono più pericoloso".

Futuro: "Io voglio fare la scalata col Parma fino alla serie A, amo la città e la squadra ed il mio desiderio più grande è questo, anche se nel calcio le cose possono cambiare improvvisamente. Il mio gol preferito? Quello del derby, penso sia il più importante. Come tutti i bambini la mia passione per il calcio è nata in strada nel mio paese, poi sono andato a scuola calcio a Dakar. Non è stato facile lasciare il Senegal per andare a Marsiglia e poi in Italia ma la famiglia la porto nel cuore".

L'Italia: "A Parma ho trovato la felicità, la serenità e sono tranquillo, mi ha cambiato la testa, qui ho trovato equilibrio interiore, ora sono un'altra persona. Sono molto timido ma non in campo. Il mio idolo è Zidane ma io non sono elegante come lui. Il mio obiettivo più grande è arrivare a livelli alti, in nazionale e fare felice mia madre a cui sono molto legato. Il tridente? E' una bella esperienza ed il sacrificio che si fa in campo va benissimo. Siamo molto uniti e lo si vede dal gruppo che festeggia ai gol dei titolari. L'atteggiamento di tutti è fondamentale come chi entra dalla panchina che spesso cambia la partita come Nunzella e Mazzocchi con il Pordenone”.