Lo strano destino di Manuel Pera, da quasi bomber gialloblu ad avversario nella partita decisiva

14.04.2016 22:15 di  Mattia Bottazzi  Twitter:    vedi letture
Lo strano destino di Manuel Pera, da quasi bomber gialloblu ad avversario nella partita decisiva
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© foto di Prospero Scolpini/TuttoLegaPro.com

Sia  la scorsa estate sia quest'inverno sembrava essere destinato a vestire la maglia del Parma e invece uno strano caso del destino lo vedrà scendere in campo al Tardini con la maglia del Delta Rovigo in una partita che (si spera) sancirà la vittoria del campionato da parte dei crociati e la conseguente promozione in Lega Pro. Si tratta di Manuel Pera, estroso bomber classe 1984 di Lammari, un paesino in provincia di Lucca. L'attaccante toscano è sicuramente uno dei bomber più prolifici tra i dilettanti, in quanto nelle ultime due stagioni fino ad ora ha segnato la bellezza di 55 gol, infatti ai 30 dell'anno scorso che hanno portato il Rimini in Lega Pro si aggiungono i 25 di quest anno segnati a Rovigo, che, a differenza dell'anno passato, potrebbero non servire neanche a raggiungere i play off.

La storia di questo attaccante è strana ma anche molto bella, in quanto fino al 2008 militava ancora nel Barga, in Prima Categoria. Successivamente, La Lucchese notò le sue grandi qualità e decise di acquistarlo. La scelta si rivelò fin da subito azzeccata perché con quella maglia conquistò una doppia promozione, dalla Serie D alla Serie C2 per poi arrivare in Serie C1 segnando 26 gol nelle prime due stagioni vittoriose. La carriera di Manuel Pera si è concentrata soprattutto tra la Serie C2 e la Serie D, particolarmente prolifiche furono le sue tre stagioni a Poggibonsi e il già citato campionato dell'anno scorso a Rimini.

Una carriera in cui non ha mai sfondato nelle serie maggiori, però. Con un rapporto indiretto col Parma, con cui a dicembre sembrava tutto fatto, come ha confessato in un'intervista a Gianluca Di Marzio risalente al febbraio dell'anno in corso: "Era tutto fatto con il Parma, stavo per firmare, poi un' incomprensione tra la società e il mio agente ha fatto saltare tutto. Un piccolo rimpianto resta, devo ammetterlo. Inoltre il mio idolo è Mark Bresciano, mi rivedo in lui e spesso imito la sua esultanza, è spettacolare". Un rimpianto che, in caso di vittoria crociata, probabilmente aumenterà domenica al fischio finale dell'arbitro...